Prosegue la requisitoria della Procura di Agrigento all’udienza preliminare nell’ambito dell’inchiesta “Waterloo” ruotante intorno alla società Girgenti Acque. Invocati altri 12 rinvii a giudizio, e 4 non luogo a procedere.
Il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, e il sostituto Sara Varazi, hanno proseguito la requisitoria all’udienza preliminare, innanzi al giudice per le udienze preliminari, Micaela Raimondo, a carico di 47 imputati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Waterloo”, che ruota intorno alla società per azioni Girgenti Acque, gestore unico del servizio idrico nella provincia di Agrigento, già destinataria di una interdittiva antimafia nel novembre del 2018, poi dichiarata fallita. Lo scorso 10 marzo Vella ha invocato otto rinvii a giudizio, e un non luogo a procedere. Adesso l’arringa della Procura è stata imperniata intorno alla contestazione delle ipotesi di reato ambientale, tra la gestione dei depuratori nella provincia di Agrigento, e la presunta omissione della depurazione con, tuttavia, l’addebito del costo della depurazione nelle bollette degli utenti. Poi i presunti sversamenti fognari in mare, le omesse manutenzioni degli impianti, i censimenti mai effettuati di scarichi e allacci, e altro ancora come, ad esempio, un’attività di lobbyng, ovvero la pressione di gruppo in diversi ambiti per alimentare un ampio sistema di corruttele al fine di eludere i controlli degli Enti preposti. Girgenti Acque avrebbe così mantenuto un regime di monopolio della gestione idrica con relativi guadagni. Una trentina di tali imputazioni sono già prescritte o lo saranno tra luglio e novembre prossimi. Per le restanti imputazioni ancora imputabili nel merito, Sara Varazi ha proposto al giudice il rinvio a giudizio di Marco Campione, 62 anni (ex presidente di Girgenti Acque),
Francesco Barrovecchio, 63 anni (responsabile tecnico Hydortechne),
Bernardo Barone, 70 anni (direttore generale Ato Ag9),
Luigi Giambra, 48 anni (operatore Girgenti Acque), Giuseppe Giuffrida, 75 anni (ex amministratore delegato Girgenti Acque),
Giuseppe Milano, 75 anni (dirigente tecnico Ato Ag9),
Calogero Patti, 55 anni (dirigente Girgenti Acque), Gerlando Piparo, 65 anni,
Gian Domenico Ponzo, 56 anni (Direttore generale Girgenti Acque),
Calogero Sala (direttore tecnico di progettazione Girgenti Acque),
Salvatore Vita, 46 anni (responsabile di area di Girgenti Acque),
e Giorgio Vetro, 36 anni (coordinatore degli impianti di depurazione). Il pubblico ministero ritiene poi che non si debba procedere, in ragione del “non avere commesso il fatto”, a carico di:
Salvatore Montana Lampo, 73 anni (ex direttore Arpa Agrigento),
Giovanni Pio Avanzato, 53 anni (funzionario Arpa), Giuseppe Maragliano, 69 anni (dirigente Arpa),
e Patrizia Scimecca, 63 anni (dirigente Arpa).
La requisitoria proseguirà ancora il prossimo 14 aprile.
Angelo Ruoppolo (Teleacras)