Gli affari dei fedelissimi di Messina Denaro con supermercati, catering e pescherecci

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La Guardia di Finanza di Palermo, su delega della Procura antimafia, ha arrestato 17 indagati di, a vario titolo, associazione mafiosa, armi, turbativa appalti, estorsioni, droga, rapina e favoreggiamento personale: 7 in carcere, 10 ai domiciliari, e ad un altro è stato imposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza. L’inchiesta ruota intorno agli affari della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, già fedelissima di Matteo Messina Denaro, nel settore soprattutto della pesca, dei supermercati e del catering. A capo del gruppo vi sarebbe stato Domenico Centonze, 49 anni, di Mazara del Vallo, a fianco del presunto capo mandamento Dario Messina, 40 anni, già detenuto. Tra gli arrestati anche l’imprenditore Luigi Prenci, 54 anni, di Mazara del Vallo, indagato di concorso esterno in associazione mafiosa, a capo di una rete di supermercati che sarebbe stata sostenuta da Cosa Nostra in cambio di assunzioni e aiuti finanziari.

Il gip Fabio Pilato ha disposto il carcere per Aurelio Anzelmo, 39 anni, di Mazara del Vallo, Pietro Burzotta, 65 anni, di Mazara del Vallo, Domenico Centonze, 49 anni, di Mazara del Vallo, Pietro Centonze, 55 anni, di Marsala, Ignazio Di Vita, di 52 anni, di Mazara del Vallo, Alessandro Messina, 42 anni, di Mazara del Vallo e Luigi Prenci di 54 anni, di Mazara del Vallo. Ai domiciliari sono finiti Giancarlo Nicolò Angileri, 60 anni, di Trapani, Paolo Apollo, 74 anni, di Mazara del Vallo, Antonino Giovanni Bilello, 61 anni, di Marsala, Vito Ferrantello, 42 anni, di Mazara del Vallo, Michele Marino, 64 anni, di Marsala, Giovanni Piccione, 57 anni, di Marsala, Giuseppe Prenci, 27 anni, di Mazara del Vallo, Maddimo Antonio Sfraga, 46 anni, di Mazara del Vallo e Gaspare Tumbarello, 48 anni, di Marsala. Obbligo di dimora nel Comune di residenza a Lorenzo Buscaino, 63 anni. di Mazara del Vallo.

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