“Quarant’anni dopo, finalmente, ecco la legge Urbanistica che rende gli architetti i veri protagonisti nella trasformazione e nella tutela del territorio siciliano”.
Con queste parole Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento, plaude alla nuova legge Urbanistica siciliana che pone strumenti importanti per il rilancio del nostro territorio per il quale si attendono azioni decise e tendenti alla salvaguardia ambientale, la drastica riduzione del consumo di suolo, la riqualificazione e rigenerazione urbana.
Come recentemente dichiarato da Giuseppe Falzea, presidente della Consulta regionale degli architetti, la Consulta regionale e gli Ordini territoriali si sono impegnati in questi anni a dare il giusto e doveroso contributo al testo di riforma urbanistica, fondamentale per coniugare nella nostra regione sviluppo e salvaguardia ambientale e non a caso, come si ricorderà, nell’ottobre scorso, si è svolto ad Agrigento un incontro per le presentazione della norma in corso di approvazione tra il presidente della commissione Territorio e Ambiente all’Ars Giusi Savarino; il presidente Musumeci; i presidenti degli Ordini degli architetti Alfonso Cimino di Agrigento; Paolo Lo Iacono di Caltanissetta; Alessandro Amaro di Catania; il vicepresidente della Consulta regionale degli Agronomi, Roberta Andaloro; il professore Trombino e altri esperti del settore.
“In questi anni – afferma Alfonso Cimino – abbiamo fortemente sottolineato l’importanza degli strumenti urbanistici per il rilancio dei nostri territori in una provincia ‘quasi dimenticata’, lontana sotto il profilo delle infrastrutture dal resto della Sicilia, ma tra le più ricche di storia, architettura e paesaggio. Oggi, in Sicilia, è in atto una rivoluzione in termini di pianificazione urbana e dobbiamo essere tutti pronti a metterla in pratica: architetti, amministratori, politici, uffici tecnici, imprenditori e cittadini. Tutti insieme per il rilancio del territorio e per una rigenerazione urbana e consumo di suolo zero intesi come volano economico e rinascita dei territori. Occorre adesso – conclude il presidente Cimino – parlare di un progetto delle nostre città e, in tal senso, il nostro Ordine è pronto a dare il proprio contributo e il supporto agli architetti liberi professionisti e dipendenti delle pubbliche amministrazioni”.