“Grazie a due medici sono ancora vivo”. Riceviamo e pubblichiamo

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Molto spesso ci aggrappiamo a delle cose futili, non sapendo che la vita può finire in un attimo…

Un giorno quando tutto sembrava essere tranquillo, mi sono sentito male e da quel giorno  ho scoperto di avere una brutta malattia, che mi ha portato a peggiorare giorno dopo giorno fino a non dare più segni di vita tranne il mio cuore che non ha mai smesso di battere. La mia situazione era davvero critica, infatti nessun neurochirurgo (Roma, Milano, Svizzera, Inghilterra, Bologna ecc…) volle intervenire, perchè tanto per loro ero già morto.

Il dolore, nonostante fosse lacerante  e la speranza nulla, la mia famiglia non si e mai arresa. Ricerche su ricerche, finalmente sono arrivati al Prof. Alfredo Conti di Messina. Quando si dice ” LA SPERANZA E’ L’ ULTIMA A MORIRE “.

Mia cognata l’ha subito contattato spiegandogli la situazione; non esitò nemmeno per un attimo di aiutarmi pur consapevole della possibilità di insuccesso. In un momento cosi drammatico, l’arrivo del Prof. Conti è stato per me” UN ANGELO ” mandato dal Signore.

Un medico, un professionista eccellente, una persona molto umana disposta a lottare insieme a me e a volte andando anche contro i suoi colleghi, disposto a dare spiegazioni e conforto ai miei familiari. Ho effettuato la biopsia al Policlinico di Messina; e da lì la svolta della mia vita. E’ stato grazie a lui, prof. Alfredo Conti Neurochirurgo, che in pratica mi ha salvato la vita grazie anche alla sua insistenza.

Successivamente lo stesso prof. Conti mi ha indicato il dott. Francesco Verderame per i futuri controlli della mia salute. Mi ha parlato di una nuova cura, l’adroterapia e l’unico centro in Italia dove si possa effettuare è a Pavia.

Non smetterò mai di ringraziarli. Ringrazio anche, la mia famiglia, mia cognata, i miei amici e non ultima la mia ragazza che non mi ha mai lasciato da solo.

UNA COSA VOGLIO DIRE: LA VITA E’ QUESTA; BISOGNA AVERE FEDE PERCHE’ NIENTE E’ FACILE E NULLA E’ IMPOSSIBILE!

Firmato CANNATA GIUSEPPE FRANCESCO

 

 

 

 

 

 

 

 

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