Ancora una volta,sottolinea il candidato Sindaco Aldo Piazza la città di Agrigento e la provincia non vanno avanti,anzi fanno sempre più il passo del gambero,un warming ampiamente acceso.
Il 102° posto anno di riferimento 2018 che emerge dall’analisi e dall’indagine del Sole24 ore di oggi, non una società su base locale,dà uno spaccato di quanto questa città è disamministrata.
Ben 90 indicatori,divisi in sei macro categorie,che vanno dalla ricchezza ai consumi,affari e lavoro,demografia e società,ambiente e servizi,giustizia e sicurezza e tempo libero,danno la cifra al di là dei numeri e dei risultati di quanto siamo andati indietro nelle graduatorie e nella vivibilità generale.
Non cresciamo e arretriamo sempre più verso il baratro.
Ho analizzato il dato della mia amministrazione 2001/2007 e comparando i dati con gli ultimi due Sindaci,il settennato di Zambuto e il quinquennio di Firetto che mi hanno sostituito,l’unico dato certo è che hanno solo peggiorato la posizione di Agrigento nella classifica del Sole24 ore.Questo la dice lunga su come è incartata ed è in piena crisi politico-amministrativa,finanziaria e di prospettive e sviluppo la nostra amata Agrigento.Oggi la macchina politico-amministrativa è ferma,anzi non dà segni di vita.
Emblematici i dati dal 2001 al 2006,addirittura nel primo anno del mio mandato,visto che ho amministrato pure la città da Sindaco facente funzione dal marzo al maggio 2001 e poi dal novembre dello stesso anno ,Agrigento era all’81° posto,c’erano prospettive di crescita,una città molto meno disordinata,un’amministrazione attenta alle periferie,al centro della città,alla cura e alla manutenzione delle strade e dei marciapiedi e di tutto il verde pubblico,c’era un clima sociale,economico e politico più aperto al dialogo e alla fattibilità delle idee progettuali.Il tutto è facilmente dimostrabile.
Adesso è chiaro,questo schema guidato da Firetto non ha portato alcun beneficio positivo per i cittadini.Il tasso di emigrazione e la fatiscenza delle strade comunali,provinciali e statali da terzo mondo,fotografano una situazione al collasso con l’aggravio dei tributi locali oggi al massimo consentito dalla legge.
Un dato emblematico infine sono i giovani,infatti gli ultimi dati della Fondazione Migrantes sono impietosi: dal 2012 al 2017, ben 11 mila agrigentini hanno lasciato il nostro territorio e sono residenti all’estero.Per non parlare dei giovani formati e laureati che già vivono nel resto d’Italia perché hanno scarse opportunità di lavoro.
Il mio ritorno per la prossima competizione elettorale,spinto dal basso e dal popolo ha un solo obiettivo: invertire la rotta,non possiamo più demandare a chi ha fallito,responsabilità del governo locale.