I segretari SGS di Trapani e Castelvetrano: “Il buono pasto per gli ATA e docenti è un diritto”

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Il mancato riconoscimento del buono pasto rappresenta un’eclatante ingiustizia, per il  comparto scuola, a differenza del personale  di  tutte le Qualifiche delle Aree dei Comparti delle Amministrazioni Statali, Nazionali, Regionali e Periferiche, Enti Pubblici Territoriali ed Istituzionali per i quali esiste da tempo il riconoscimento. Il buono pasto per i dipendenti pubblici, rappresenta un’agevolazione di carattere assistenziale nell’ambito dell’organizzazione dell’ambiente di lavoro al fine di garantirgli il benessere psicofisico per proseguire l’attività e svolgere le sue mansioni, quando l’orario giornaliero corrisponda a quello contrattualmente previsto per la fruizione del beneficio e se il turno supera le sei ore. Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, dei lavoratori della Scuola, illegittimamente non contempla il diritto fondamentale a un pasto garantito. Contrariamente trovi il buono pasto nei dipendenti dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica – Università. Le Università riconoscono “il buono  mensa” al  personale tecnico-amministrativo con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. I  buoni pasto agli ATA e ai Docenti è già una  realtà nella Provincia di Trento e Bolzano, un’altra Italia, dove i buoni pasto sono previsti e riconosciuti sia per i Docenti che per il Personale ATA. Questo spiraglio di democrazia ci vedrà proiettati verso una battaglia per il personale della scuola,  perché il diritto al pasto non è solo un bisogno, ma un diritto di coloro che lavorano per il bene della società e nel rispetto della legalità. SGS pretende la  parità di  trattamento nell’ambito dell’ attività e del ruolo di  dipendente pubblico concludono Oliva e Napoli segretari provinciali di Trapani e Castelvetrano e componenti del direttivo.

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