Dall’incontro avutosi ieri tra l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla e i sindacati di categoria firmatari del contratto e cioè Flai Cgil-FFai Cisl- Uila Uil e Ugl con i rappresentanti nelle persone di Tonino Russo , Pierluigi Manca, Nino Marino , Giuseppe Messina e Franco Arena, sembra che si sia trovata la giusta quadratura per arrivare al mettere in atto la tanto attesa della riforma del settore Forestale.
Il progetto della Regione per la riforma forestale adesso c’è “nero su bianco” come dicono i rappresentanti e sarà messa in atto dopo il passaggio in Giunta. Fatti concreti che dovrebbero arrivare quanto prima e impegnare la platea dei lavoratori ad ampio raggio – “Siamo utili in qualsiasi attività di prevenzione e gestione territoriale si possa mettere in campo – dice Antonio David operaio e responsabile di Forestali News – Conosciamo i boschi e il modo di gestirlo per il bene comune, lavoratori abituati ad essere impegnati in qualsiasi settore , proprio perchè ognuno di noi ha un’esperienza personale da mettere al servizio del territorio,comuni e quant’altro”.
I sindacati al tavolo con l’Assessore Toni Scilla hanno ribadito l’intento di formare due soli contingenti cioè la fascia OTI ove transiteranno gli attuali lavoratori che svolgono 151 giorni lavorativi, e un altro contingente di 181 o 151 giornate cui transiteranno gli attuali lavoratori che svolgono 151 e 78 giornate l’anno. Una presenza più attiva sul territorio a libro paga della Regione ma che possono svolgere anche mansioni al di fuori del settore boschivo. Se ben si ricorda i confederali hanno avuto il consenso di 213 amministrazioni comunali per l’impiego di tale forza lavoro nell’iniziativa di “Sveglia Regione” dello scorso anno, ove i sindaci hanno ribadito che l’utilizzo dei forestali nei loro comuni è un’ottimo impiego per far fronte alla carenza di operai nei loro organici.
I sindacati sono impegnati attualmente nel riconoscimento del decreto sostegno anche per il settore dell’agricoltura e delle pesca , settore rimasti ai margini di tale decisione del governo e le manifestazioni davanti le prefetture regionali saranno un invito a riconoscere anche alle categorie l’importanza di tale sostegno per altrettante famiglie che aspettano un aiuto economico in questo periodo di pandemia. La perdita di migliaia di giornate lavorative in agricoltura rimarcano l’introduzione del bonus per gli stagionali insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza, in aggiunta al riconoscimento della cassa integrazione stabile nella pesca e, la garanzia per gli operai rurali nelle zone colpite da calamità naturale