Ciro Zerella, cantautore avellinese, classe 1993, tra i protagonisti dell’ultima edizione di Musicultura e con un bel po’ di lavori discografici alle spalle, mette sempre più i piedi nel mondo dell’ Indi, e tira fuori dal cappello della sua ispirazione una canzone molto interessante, “I tuoi denti” nella quale ha saputo ben coniugare la musica, ad un testo che non solo tiene conto della metrica, ma fa sposare in maniera originale le parole con il loro significato. Una canzone autobiografica, come racconta lo stesso autore, che parla di amore e di origini, di voglia di trovare il proprio spazio, ma anche di attesa del momento giusto.
“I tuoi denti” (che mordono bene) come canta Zerella, sono un piccolo mondo privato, che si incastra bene con l’uso sapiente di similitudini, con quell’attesa verso qualcosa che si deve compiere, “come una crepa nel muro che trova testarda il suo spazio“.
Le parole non le usa a caso, Zerella, le contestualizza con il senso di tutto, sono parole ispirate:
“che sale sul tetto soltanto quando il peggio è passato,
che salto sul letto soltanto quando il meglio è arrivato”
La musica e l’arrangiamento sorreggono le intenzioni del pezzo. La voce di Zerella si appoggia al pianoforte che lo accompagna, e si accosta poi alla risposta dei fiati, degli archi e dei cori, che gli consegnano una risposta, mentre galleggia il ritornello.
Un pezzo suggestivo impreziosito dalle immagini di un videoclip che da oggi è disponibile sul suo canale YouTube.
Un video girato sapientemente, in 4:3 con un’ottima fotografia che sfrutta il buio, protagonista della storia di Zerella, rotto dalla percezione della luce che illumina stanze, luoghi e strade senza una precisa identità, ma scontorna l’immagine del protagonista che si cimenta in pezzi di vita, di normalità, che si muove nei suoi spazi comodi, dentro la sua confortevole città, con i limiti di chi sa di essere al proprio posto, in un ruolo che muta i traguardi e che ti aspetta alla fine della corsa.
Cresce la maturità artistica di Zerella, che diventa sempre più disinvolto nel raccontare la sua musica, che si mette alla prova e riesce sempre meglio, e che incontra ogni volta l’attenzione di pubblico e critica, mentre la sua passione diventa, canzone dopo canzone, un mestiere, che per quanto difficile, (quando non hai strade spianate) sa trasformarsi in un luogo appagante, proprio come questo suo ultimo lavoro, di pregio e degno di nota.