Il sottoscritto Dott. Pietro Miraglia, nella qualità di Presidente dell’Ordine dei Biologi della Regione Sicilia, facendo seguito al comunicato stampa pubblicato il 29 settembre 2023 , all’interno del sito internet della Vs testata giornalistica, rappresenta quanto segue anche per smentire le affermazioni, connotate da estrema falsità, esposte dai Consiglieri dell’Ordine dei Biologi della Regione Sicilia i quali hanno addebitato al sottoscritto lo stallo amministrativo e burocratico.
La nota pervenuta a codesta Spett.le Redazione contiene delle falsità che, oggi più che mai, necessitano di essere smentite dal sottoscritto che, sin dalla sua elezione a Presidente dell’Ordine Regionale dei Biologi Siciliani, ha agito con correttezza, buona fede e con la diligenza del bonus pater familias.
In particolare i Consiglieri hanno falsamente dichiarato che, in data 29 luglio 2023, gli stessi hanno presentato una mozione di sfiducia nei confronti del sottoscritto, il quale, ad oggi, risulterebbe, secondo le loro fantasiose tesi, responsabile di non aver convocato l’Adunanza per porre ai voti la mozione di sfiducia presentata.
Il regolamento del funzionamento del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Biologi della Sicilia prevede espressamente, all’art. 3, che “Ciascuna carica può essere sfiduciata anche singolarmente con la maggioranza dei due terzi dei componenti del Consiglio”.
Ebbene, i pregiatissimi Consiglieri, che oggi non agiscono di certo per il bene dell’Ordine e dei suoi iscritti ma come aventiniani in preda ad una napoleonica sete di protesta e ingiustificata vendetta nei confronti del sottoscritto, dimenticano che la mozione di sfiducia del 29 luglio 2023 non è stata sottoscritta dai 2/3 del Consiglio Direttivo.
Difatti, quella proposta, sottoscritta esclusivamente dai Consiglieri Ajello, D’Amico, La Porta, Li Causi, Martinico, Mondello, Pitruzzella e Simone (e dunque da nove consiglieri), non raggiungeva il quorum previsto dalle norme.
Senza dilungarsi troppo sul funzionamento degli organi collegiali politico-assembleari che, per la loro valida costituzione, richiedono la partecipazione di un quorum strutturale pari ai 2/3 del Consiglio stesso, lo scrivente, nel rispetto delle norme regolamentari, ha ritenuto improcedibile una richiesta che, sin dalla sua genesi, mancava di uno degli elementi essenziali che avrebbe attribuito regolarità alla mozione presentata.
In ordine all’unica mozione di sfiducia considerata valida, poiché sottoscritta da 10 consiglieri, si evidenzia che la stessa è stata presentata in data 9 settembre 2023 e, dunque, ad oggi non risultano decorsi i 30 giorni previsti dall’art. 8 comma 4 del Regolamento ed il sottoscritto ha fissato l’adunanza per il 9.10.2023, l’ultimo giorno utile, solo per consentire di attendere la definizione del contenzioso cautelare presso il Tar Lazio avente ad oggetto il commissariamento del Comitato Centrale, con cui l’ordine siciliano ha il diritto dovere di interloquire per la risoluzione della situazione di stasi che si è venuta a creare e per approfondire le modalità con cui gli aventiniani ispirati dal loro dominus hanno raggiunto la sottoscrizione della mozione a cura del numero minimo di 10 componenti, acquisendo la firma della tesoriera che formalmente e ripetutamente aveva inveito contro gli aventiniani, li ha accusati di gravi fatti di reato e paventato indebite pressioni e condizionamenti.
E’ evidente, dunque, che i sottoscrittori della nota, sprezzanti delle norme che regolano l’Ordine Regionale, agiscono solo per sete di potere e, figurativamente parlando, come longa manus che sta tentando con armi improprie di imporre una dittatura all’interno della Federazione Nazionale dei Biologi.
Il tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni di 57 mila biologi, di cui 7 mila in Sicilia, certo non lo sta portando avanti il sottoscritto, che invece è vittima di sifatto tentativo perpetrato anche nelle altre regioni con un ben noto regista che non ne fa neanche mistero e la cui strategia ha portato al commissariamento, da parte del Ministero della Sanità, del Comitato Centrale, della Federazione Nazionale dei Biologi, in cui in presenza di un Presidente senza maggioranza, anziché attendere pazientemente di risolvere la dialettica interna anche con l’ausilio del Ministero, come ha fatto il sottoscritto che ha più volte chiesto l’intervento del Comitato Centrale e della federazione.
Nella nota trasmessa alla stampa, i consiglieri asseriscono falsamente che l’Ordine Siciliano non sia in linea con il programma nazionale ma, in verità, il sottoscritto si è attenuto alle disposizioni della FNOB, ottemperando a tutte le loro richieste.
Sempre con la F.N.O.B., è stato siglato il protocollo per alcuni servizi erogati da loro.
Tra i tanti compiti dell’Ordine regionale vi è quello di custodire l’elenco degli iscritti, la cancellazione degli stessi, il rilascio di documenti, vigilare sulla professione, e inoltre la riscossione delle quote annuali. Operando nella più assoluta autonomia, fondi permettendo.
Per l’operato ostruzionistico da parte dei Consiglieri di maggioranza anche le più elementari e basilari attività sono state ostacolate e solo con l’azione ed il senso di responsabilità dell’ufficio di presidenza si è riusciti ad evitare pregiudizi gravi ed irreparabili per l’ordine e per gli iscritti e, tale situazione, è stata ampiamente e diffusamente esposta al Ministero della Salute, con nota trasmessa il 5 settembre 2023 e sollecitata in data 27 settembre 2023.
Brolo, 30 settembre 2023
Dott. Pietro Miraglia
Presidente OBS SICILIA