“La piattaforma e la vertenza che le Organizzazioni Sindacali del settore di CGIL CISL e UIL mettono in campo il 5 Aprile ha tutto il nostro sostegno e vicinanza – dichiara Massimo Raso, Segretario Generale della CGIL Agrigento.
Questa non è, infatti, una vertenza che può riguardare solo ed esclusivamente i lavoratori forestali, ma riguarda il futuro della Sicilia da punto di vista della qualità della vita, di una lotta seria per un ambiente di qualità, per proteggere il territorio.
Per questo è giusto ed opportuno il coinvolgimento dei Comuni di tutte le aree boscate per intanto, ma – ovviamente – la battaglia andrebbe estesa a tutto il resto.
Il Sindacato non chiede una riforma che costa di più o che dia soltanto maggiore stabilità occupazionale, certo serve anche quella e Noi pensiamo che occorrano due fasce di garanzia occupazionale (lavoratore a tempo indeterminato lavoratori a tempo determinato con 151 giornate) ma il tema è difendere e valorizzare la forestazione come possibile settore che offre una serie di risposte multiple.
A nostro avviso, un pezzo di economia della nostra Sicilia potrebbe passare attraverso la difesa del nostro immenso patrimonio naturalistico e dal reddito che alcune attività collegate all’attività boschiva: pensiamo alla politica energetica, pensiamo all’utilizzo delle dei prodotti primari che ci sono nel sottobosco pensiamo a tutto quello che può esserci dietro la filiera bosco/legno, pensiamo al richiamo turistico se c’è la giusta valorizzazione di tante aree degradate ma pensiamo – soprattutto – alla messa in sicurezza del territorio siciliano che oggi è costato a migliaia e migliaia di centinaia di euro ogni qualvolta ci sono state frane e inondazioni”
Ci auguriamo – conclude Raso – che molti Sindaci Agrigentini aderiscano e facciano la loro pressione sul Governo Regionale e si arrivi finalmente ad un riordino del settore”.