Il Cartello Sociale della provincia di Agrigento condivide e sostiene la protesta dei sindaci siciliani ed il merito delle richieste avanzate al Governo nazionale per potere chiudere i loro bilanci, così come la sollecitazione a rivedere il testo unico degli enti locali per risolvere in modo organico e strutturale il problema della crisi finanziaria dei comuni.
Si tratta di richieste legittime che meritano la massima attenzione da parte del Presidente del Consiglio come del Presidente della Regione perché abbandonare i sindaci al loro destino significa compromettere il cammino del PNRR e vanificare la speranza di una ripresa dell’Isola.
La disponibilità manifestata dal Governo nazionale deve trovare subito dei provvedimenti concreti per scongiurare il dissesto di centinaia di Comuni.
Bisogna considerare poi che le amministrazioni siciliane rimangono vittime della speciale autonomia che impedisce loro di accedere ai meccanismi perequativi di cui possono godere tutti i Comuni italiani.
In questo senso è chiaro che la Regione Siciliana non può limitarsi a condividere la protesta dei sindaci, ma è opportuno che faccia la sua parte con impegno e autorevolezza, in quanto gli accantonamenti resi obbligatori dalla legge nazionale per compensare l’evasione fiscale, assieme alla scarsa efficienza di Riscossione Sicilia e al mancato intervento economico della Regione rendono problematica la chiusura dei bilanci.
Davanti ad una situazione così pesante le minacciate dimissioni dei primi cittadini oggi non sono più una provocazione ma la premessa di un terremoto istituzionale con gravi conseguenze per la tenuta sociale delle comunità locali che rischiano di essere private di servizi essenziali.