Il caso “Viola – Prestipino” approda in Cassazione

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Come è noto, il Consiglio di Stato, con sentenze dello scorso maggio, ha rigettato gli appelli proposti dal CSM e dal dott. Prestipino Giarritta e confermato la sentenza del TAR Lazio che aveva annullato la nomina di quest’ultimo quale Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Pertanto, il dott. Viola, originario di Cammarata (AG), difeso dagli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha invitato il CSM a riattivare – in esecuzione delle suddette pronunce del Giudice Amministrativo – il procedimento volto alla nomina del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma procedendo, previo il necessario concerto ministeriale, a sottoporre al Plenum le proposte originariamente formulate dalla V Commissione in data 23.05.2019.

Frattanto, il dott. Prestipino Giarritta – difeso dal Prof. Massimo Luciani e dagli avv.ti Chirulli e D’Andrea – ha proposto avverso le suddette sentenze un ricorso per Cassazione.

Inoltre, con apposita istanza cautelare, il dott. Prestipino Giarritta ha chiesto al Consiglio di Stato di sospendere le suddette sentenze nelle more della definizione del ricorso in Cassazione.

Il dott. Viola, costituitosi in giudizio innanzi al Consiglio di Stato con il patrocinio degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, ha chiesto il rigetto delle domande proposte dal dott. Prestipino Giarritta.

Il Consiglio di Stato – accogliendo le tesi degli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – ha rigettato le domande cautelari proposte dal dott. Prestipino Giarritta, rilevando l’assenza di qualsivoglia elemento di urgenza tale da giustificare la sospensione delle sentenze.

Successivamente, il Presidente della Corte di Cassazione ha fissato per l’udienza del 23 novembre 2021 la trattazione dei ricorsi proposti dal dott. Prestipino Giarritta.

In vista dell’udienza, il dott. Viola – sempre assistito dagli avv.ti Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – ha notificato controricorso in Cassazione, rilevando l’inammissibilità e l’infondatezza dei ricorsi proposti da controparte.

Si è costituito in giudizio (a mezzo di apposito controricorso) anche il CSM – difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato – chiedendo l’accoglimento del ricorso in Cassazione proposto dal dott. Prestipino Giarritta.

L’udienza del 23 novembre – in ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 – si terrà in Camera di Consiglio e senza l’intervento del Procuratore Generale e dei difensori delle parti, salvo che questi presentino (25 giorni prima dell’udienza) una richiesta di discussione orale.

All’udienza del 23 novembre 2021, finalmente, la Cassazione definirà questo lungo e complesso contenzioso.

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