Il Consiglio Pastorale Diocesano firma la petizione a favore di un sanità libera

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Come Consiglio Pastorale Diocesano esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a tutti gli eccellenti operatori sanitari che lavorano in condizioni limite dal punto di vista strutturale ed organizzativo.
Facciamo nostre le parole di papa Francesco che afferma: “Se c’è un settore in cui la cultura dello scarto fa vedere con evidenza le sue dolorose conseguenze è proprio quello sanitario. Quando la persona malata non viene messa al centro e considerata nella sua dignità, si ingenerano atteggiamenti che possono portare addirittura a speculare sulle disgrazie altrui. E questo è molto grave! Occorre essere vigilanti, soprattutto quando i pazienti sono anziani con una salute fortemente compromessa, se sono affetti da patologie gravi e onerose per la loro cura o sono particolarmente difficili, come i malati psichiatrici. Il modello aziendale in ambito sanitario, se adottato in modo indiscriminato, invece di ottimizzare le risorse disponibili rischia di produrre scarti umani. Ottimizzare le risorse significa utilizzarle in modo etico e solidali. La Chiesa si è sempre occupata dei sofferenti e e non penalizzare i più fragili”.
Abbiamo appreso della petizione proposta di un cittadino Alfonso Cartannilica che incoraggiamo. Siamo consapevoli che questi strumenti non abbiano effetto deliberativo ma abbiamo la speranza che possano sensibilizzare l\’opinione pubblica sia i governanti nelle scelte politiche.

Ricordiamo, inoltre, che il prossimo 17 giugno a Piazza Cavour alle 9,30 ci sarà una manifestazione voluta dal Cartello sociale di Agrigento per chiedere maggiore attenzione verso la sanità e dire no alla privatizzazione del servizio sanitario per cui invitiamo tutti ad essere presenti!

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