A darne l’annuncio è stato mons. Alessandro Damiano, arcivescovo di Agrigento, giorno 29 ottobre, memoria liturgica del Beato, al termine dell’Assemblea diocesana convocata proprio a Canicattì nella chiesa Santa Chiara.
Lo scorso 14 ottobre l’Arcivescovo aveva richiesto al Dicastero delle Cause dei Santi l’autorizzazione alla ricognizione canonica e alla traslazione del corpo del Beato Rosario Angelo Livatino, laico, martire, dal cimitero municipale di Canicattì a una cappella della chiesa Santa Chiara, sempre in Canicattì.
Il 21 ottobre — tramite rescritto firmato dal Prefetto il card. Marcello Semeraro — il Dicastero ha autorizzato l’Arcivescovo a procedere. Attenendosi alle disposizioni dell’Istruzione sull’autenticità e la conservazione delle reliquie e alle prescrizioni del Regolamento di Polizia Mortuaria del Comune di Canicattì, la traslazione sarà eseguita nel corso dell’ormai prossimo anno giubilare.
Prima di giungere alla scelta della chiesa Santa Chiara per la custodia del corpo del Martire, l’Arcivescovo — attraverso il discernimento maturato con un’apposita commissione — ha valutato la possibilità delle altre chiese della città. Rispetto a queste, Santa Chiara è dotata di un’aula liturgica capace di accogliere più di mille fedeli e dispone di strutture di servizio adeguate all’accoglienza dei pellegrini e dei devoti: servizi igienici, sale comunitarie, ampissima sala per convegni, spazi all’aperto e parcheggi nel contesto urbano. Trattandosi inoltre di una nuova chiesa, nata per le esigenze pastorali legate all’espansione della parrocchia Santa Lucia, non ha vincoli devozionali legati alla pietà popolare e potrebbe eventualmente assurgere al ruolo di Santuario del Beato, luogo simbolico della nuova evangelizzazione, con un linguaggio legato al tema della giustizia e della legalità.
La collocazione nella chiesa Santa Chiara favorirà inoltre un pellegrinaggio simbolico dai luoghi degli affetti del Beato (la Chiesa Madre, dove ha ricevuto il battesimo; la chiesa parrocchiale san Domenico, dove ha ricevuto la cresima e ha vissuto il suo cammino di fede; la casa natale, dove ha vissuto con i genitori) al luogo dove si potrà venerare il suo corpo.