Il giallo di Marina, libro scritto a quattro mani da Luciano Garofano già Comandante dei Ris di Parma e Generale dei Carabinieri in congedo e Fabrizio Rizzi, giornalista e scrittore, mette in luce una indagine dei Ris su una vicenda controversa che riguarda l’omicidio di una giovane donna e imprenditrice padana. Marina, bella e sofisticata trentenne, dopo aver ereditando l’impresa e la villa dello zio, lascia gli Stati Uniti dove si era trasferita da qualche anno, per ritornare in Italia e prendere in mano le redini dell’azienda.
La storia, ci fa conoscere la protagonista del libro, in tutte le sue sfumature, debolezze, inquietudini e delusioni, che rende piacevole la lettura così come interessante il contenuto; un giallo che, oltre a rapire immediatamente il lettore, ci catapulta in una serie di indagini minuziose , sopralluoghi e studio della scena del crimine condotte dai Ris, che alla fine riescono a ribaltare una pesante sentenza ai danni dell’ex della donna assassinata sul quale sembravano convergere tutti gli indizi. Lo studio delle macchie di sangue e la tecnologia del dna, la caparbietà della giovane tenente Elisa Molinari, biologa molecolare e l’avvocato dell’imputato in un primo momento sconfitto, alla fine riescono ad assicurare il vero assassino alla giustizia dopo cinque anni. Un libro che ci rende partecipi delle strategie e delle tecnologie in uso, che hanno reso possibile, insieme al lavoro degli inquirenti, di risolvere anche cold case vecchi di tanti anni, trovando i veri colpevoli che altrimenti sarebbero rimasti ancora nell’ombra. L’occhio attento di un ex Comandante dei Ris per la parte circostanziata delle indagini e dei rilievi e la mano esperta di un giornalista che ha fatto arte della parola scritta, ne hanno fatto un thriller che vale la pena leggere.