Sembra davvero esserci un male oscuro presso l\’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. Non sembrerebbe, infatti, essere una bella piazza per qualsiasi medico che metta piede all\’interno della struttura sanitaria.
Ci sono anche vicende passate che rimarcano quanto stiamo scrivendo, che conclamano che al nosocomio di Canicattì qualcosa non riesce a girare per il verso giusto
Chiuso da oggi il perato di Chirurgia dell\’ospedale in quanto l\’ultimo baluardo ha alzato bandiera bianca e si è reso clamorosamente ad una situazione ormai divenuta insostenibile. Stiamo parlando del dott. Mauro Zanchi, stimato chirurgo di Canicattì, il quale, come detto, prepara armi e bagali e va a lavorare in una struttura privata.
Lo specifica in un post sulla sua pagina di facebook all\’interno del quale emerge tutta l\’amarezza del professionista ma che non ha potuto fare a meno di prendere questa decisione in quanto non ne rimanevano altre. Di seguito pubblichiamo il post, ma adesso sottolineamo qualche rigo del suo sfogo che rimarca fortemente come ormai l\’ospedale Barone Lombardo di Canicattì sembra essere alla deriva. Ecco il passaggio: \”La situazione del reparto di Chirurgia mi costringe oggi ad andarmene nonostante io abbia duramente cercato di fare in mio potere per evitarlo. Non mi sono arreso, è stata una soluzione difficile ma necessaria\”.
Purtroppo l\’ospedale Barone Lombardo di Canicattì non è nuovo a simili episodi. L\’Asp di Agrigento detiene forse un record che è nazionale, anzi forse europeo; Qualche anno addietro fu bandito un concorso di Cardiologia a tempo indeterminato per l\’ospedale di Canicattì; ebbene quel concorso è andato deserto in quanto tutti i vincitori hanno preferito rinunciare a prendere servizio in quel reparto (chissà perchè…) ed hanno accettato incarichi semestrali in altre Asp (qui però verrebbe da chiedersi: e perchè hanno partecipato?).
C\’è di più: l\’attuale primario dell\’ospedale di Licata, Salvatore Montalto, ha dovuto lasciare l\’ospedale di Canicattì, Cardiologia, scappando dalla struttura per \”incompabitibilà\” con l\’attuale primario.
Insomma, stanno cadendo pezzi importanti di una struttura che deve essere tenuta in vita necessariamente, anche se l\’encefalogramma è quasi piatto.
Dobbiamo ancora comprendere che dobbiamo fare con questo tanto discusso nosocomio della provincia di Agrigento.
E ora il post del dott. Mauro Zanchi.
Buona lettura.
È un ospedale pericoloso per gli utenti