“Stiamo percorrendo il Sud per incontrare Sindaci e far comprendere loro la necessità di vedere il fenomeno del randagismo al contrario! Una realtà nazionale che in 30 anni di politiche dei Comuni e del mondo animalista ha sempre e solo guardato al canile come unica soluzione, con sperpero di milioni di euro di denaro pubblico e l’incremento del randagismo stesso; mentre le Regioni (ASP) sono prive di azioni concrete in tema di canili sanitari e sterilizzazioni e i “volontari”e Associazioni locali (che nascono come funghi, a testimonianza di una dannosa divisione in luogo di una condivisione di intenti) rincorrono le emergenze dei recuperi dei cani gestendoli in strutture abusive con raccolte fondi private dall’altro. Un sistema che viene da dire fa comodo a tutti, ma non a noi!”
Lo dichiarano i componenti del Movimento nazionale “Stop animal crimes Italia” che continuano: “Abbiamo incontrato il Sindaco di Cianciana e il Vice Sindaco di Alessandria della Rocca, in provincia di Agrigento, il cui territorio comunale presenta un determinato numero di randagi, al fine di proporre loro una collaborazione volta al reale contrasto del randagismo, puntando su censimenti (termine sconosciuto..) e controlli sull’obbligo di microchip ossia la realizzazione, ad opera di più Comuni, di struttura ambulatoriale, considerando (come detto prima) che le sterilizzazioni pubbliche (ad opera delle ASP) non sono al passo con la realtà da affrontare.
Abbiamo dunque spiegato loro che investire oggi denaro sulla prevenzione ovvero sulla radice del problema e non al problema (canili) consentirà di contrastare il fenomeno concretamente, facendo risparmiare denaro pubblico allorquando idonee azioni preventive ossia sul territorio ridurranno il numero dei cani e dunque della necessità di pagare decine di cani nei box di un canile. Abbiamo chiesto altresì iniziative di sensibilizzazione pubblica, verso i cittadini e i bambini nelle scuole.
Curare la malattia e non i sintomi è la sola soluzione! Torneremo dai Sindaci per iniziare a mettere in pratica la soluzione, certi di trovare in loro la disponibilità ad agire nell’interesse dei loro concittadini e dei loro animali, onde evitare di dover iniziare noi a pretendere rigorosamente il rispetto della legge denunciando ogni animale vagante, ogni mancato recupero e ogni inadempienza in materia di controllo delle nascite e contrasto al randagismo. Invitiamo i cittadini sensibili al problema a sostenere la nostra azione e unirsi al Movimento, poichè il rispetto degli animali è segno di civiltà di un popolo (M. Gandhi)”.