Articolo di SIRACUSANEWS di Luca Signorelli
Il pasticciaccio di Lentini – zona rossa, poi arancione e quindi ancora rossa nel volgere di poche ore – non è stato ancora digerito dal sindaco Saverio Bosco. Il primo cittadino, infatti, ha deciso di inviare una lettera al direttore generale dell’Asp8 Salvatore Lucio Ficarra chiedendo – sostanzialmente – la rimozione del direttore Uoc Sian gruppo Covid Ugo Mazzilli per via di rapporti incrinati tra l’azienda sanitaria di Siracusa e l’amministrazione comunale.
In sintesi: il sindaco di Lentini, Saverio Bosco, il giorno della scadenza dell’ordinanza regionale aveva comunicato sui propri profili social che – a seguito di una comunicazione da parte dell’Asp – era venuto a conoscenza che i dati sul contagio nella settimana 20-27 aprile erano stati effettuati in maniera errata. Proprio l’Asp, infatti, aveva chiesto la revoca della richiesta di proroga della zona. Nemmeno un’ora dopo, però, ecco che la Regione Siciliana inserisce Lentini tra i 24 comuni per i quali viene disposta la proroga delle misure più stringenti. Bosco cade dalle nuvole, ma l’azienda sanitaria invia una nuova Pec in cui ammette di aver sì commesso un errore, ma non di calcolo, ritenendo legittima la richiesta di proroga della zona rossa per “un errore materiale di scambio dei dati epidemiologici di Lentini con Carlentini“, scrive Bosco. Tutto risolto? Affatto.
Oggi il sindaco critica il responsabile del settore Asp che “durante la delicatissima fase di istituzione della “Zona rossa” per la nostra città, anziché mantenere un atteggiamento cauto, responsabile e istituzionale, ha generato più volte, con comunicazioni e prese di posizione pubbliche, un clima di confusione e tensione sociale”.
In realtà il primo cittadino imputa allo stesso Mazzilli una serie di errori comunicativi anche precedenti, sui provvedimenti restrittivi riguardanti gli istituti scolastici di Lentini e Carlentini, e una complessiva caotica situazione sul balletto della “zona rossa”, fatta di comunicazioni, smentite, contro smentite e mancate comunicazioni ufficiali per “errori materiali” (mail spedita a indirizzo errato) tali da generare incertezza e confusione.
La vicenda, se possibile, viene esasperata ancor di più dalle prese di posizioni pubbliche di Mazzilli, che su Facebook attacca il sindaco di Lentini (“ognuno dovrebbe fare il proprio mestiere con umiltà e passione”) esasperando il clima generale già rovente, mettendo anche del pepe politico – forse scherzando o forse no – scrivendo all’interno di un forum pubblico di meditare se “scendere in campo anche per contribuire a defenestrarlo da un ruolo che non sei assolutamente in grado di svolgere con competenza” e “sarebbe un guaio lasciarti il paese nelle mani per altri 5 anni”.
Il sindaco di Lentini osserva, basito, ma non può che prenderne atto e riferire al direttore Asp di un rapporto istituzionale certamente incrinato continuando peraltro a riscontrare incongruità statistiche – anche sui dati caricati per valutare l’incidenza statistica settimanale – che determinerebbe la zona epidemiologica d’appartenenza. Questione da affrontare in futuro, nelle sedi opportune. Oggi si torna al punto iniziale: manca la fiducia, chiesto l’intervento del direttore Ficarra ed evidentemente un cambio della guardia. Ma con parole soft, in politichese: “prendere gli opportuni provvedimenti per far ritornare un clima sereno e di reciproca collaborazione tra enti”.