Il piano di riduzione delle restrizioni

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Il piano del governo di riduzione progressiva delle restrizioni anticovid fino al prossimo 15 giugno, tra visite in ospedale, capienze, green pass e altro. I dettagli.

Adesso sono ammesse le visite in ospedale e presto non vi sarà bisogno di mostrare il green pass per sedersi al tavolo all’aperto di un bar o di un ristorante. La capienza degli stadi sarà al 100%, i lavoratori rientreranno dallo smart working e per le Regioni sarà abolito il sistema delle colorazioni. Ecco ciò che prevede il piano del governo per la riduzione progressiva delle misure anti-covid. Nel dettaglio: si entra nei reparti non covid degli ospedali e nelle Rsa per visitare parenti o amici. Per entrare, familiari e conoscenti devono avere ricevuto la terza dose. Se non hanno concluso il ciclo, oppure hanno contratto il virus negli ultimi sei mesi, devono sottoporsi al tampone, molecolare o rapido, al massimo 48 ore prima dell’ingresso nella struttura. E’ confermata la regola generale secondo cui sarà il primario del reparto ad avere l’ultima parola riguardo all’ingresso dei visitatori, perché conosce eventuali situazioni particolari della sua unità operativa. Anche per questo finora in casi particolari si poteva comunque permettere la visita. Altra novità è la possibilità di consumare cibi, come pop corn e patatine, e bevande allo stadio e nelle sale da concerto, in cinema e teatri. E poi l’Agenzia delle entrate ha appena avviato la procedura per sanzionare gli over 50 che non hanno rispettato l’obbligo di vaccinazione. Si tratta di circa 1,8 milioni di persone che dovranno pagare 100 euro. Dal primo aprile sarà possibile sedersi ai tavolini di bar e ristoranti all’aperto senza il green pass. E non sarà necessario il green pass anche per assistere a un concerto, sempre se si svolge all’aperto. Dal primo aprile non servirà il green pass per praticare lo sport all’aperto anche nei circoli. Per l’attività al chiuso il documento resterà obbligatorio. Non sarà più necessario mettere i dipendenti a lavorare a casa ma le aziende potranno avviare trattative per mantenere comunque una parte del personale in smart working. Con la fine dell’emergenza la capienza degli stadi dovrebbe tornare al 100% e quella degli impianti sportivi al chiuso dal 60 a 75%. Una delle ipotesi che circolano prevede che dal primo maggio il certificato verde non servirà più nemmeno per sedersi all’interno dei ristoranti e bar ma anche per andare a vedere concerti, al cinema e in teatri al chiuso. E forse niente green pass anche per entrare negli alberghi, per favorire il turismo. L’obbligo di vaccinazione scade il 15 giugno, la stessa data in cui potrebbero decadere anche gli obblighi delle mascherine al chiuso e del green pass base. Nel frattempo adesso sono 5.528 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 34.350 tamponi processati. Il tasso di positività aumenta al 16%. La regione è al terzo posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 222.421, con un incremento di 2.359 casi. I guariti sono 4.082. Le vittime sono state 15, per un totale dei decessi a 9.696. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 933, 23 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 64, 2 in meno. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 1.591, Catania 900, Messina 936, Siracusa 439, Trapani 710, Ragusa 555, Caltanissetta 326, Agrigento 805, Enna 194.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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