Il post sospensione reddito di cittadinanza

Condividi

Dopo la sospensione del reddito di cittadinanza: l’assessore Albano lancia gli sportelli informativi. L’intervento dell’Associazione dei Comuni sulla transizione prevista dalla riforma.

Uno sportello informativo per gli ex percettori del reddito di cittadinanza è attivo da oggi, lunedì 7 agosto, al Centro per l’impiego in via Praga, a Palermo. L’ufficio, coordinato dalla dirigente Salvatrice Rizzo, sarà a disposizione del pubblico da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12, con il compito di fornire informazioni precise ai cittadini. E l’assessore regionale alle Politiche sociale e al Lavoro, Nuccia Albano, che ha promosso l’iniziativa, spiega: “Continuiamo a seguire costantemente la vicenda che riguarda gli ex percettori del reddito di cittadinanza. Durante le ultime riunioni è emersa la necessità di attivare uno strumento informativo con personale qualificato per aiutare le tante persone in difficoltà in questa fase di transizione. In pochissimo tempo gli uffici del Centro per l’impiego sono stati in grado di allestirlo”. Il post sospensione del reddito di cittadinanza rischia di essere interamente scaricato sui Servizi sociali dei Comuni, del tutto precari e privi dei fondi necessari. Ecco perché l’Anci, l’Associazione dei Comuni, dopo avere incontrato sul tema l’assessore Albano, ha ribadito la necessità di definire una misura di accompagnamento verso la riforma prevista dal decreto legge 48 del 2023, su “Misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro”, che ha condotto alla cancellazione del reddito di cittadinanza. Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci, spiegano: “Tutte le Istituzioni interessate stanno prendendo atto che nell’Isola i numeri degli ex percettori di reddito – circa 40.000 – sono tali da non consentire una transizione indolore verso i nuovi strumenti di supporto per la formazione e il lavoro e dell’assegno di inclusione. La mancata previsione di idonee misure di sostegno rischia di alimentare tensioni sociali con ricadute sul funzionamento delle Istituzioni e sul tessuto sociale della Regione”. Amenta e Alvano aggiungono: “Gli ex percettori del reddito di cittadinanza non sono pronti ad un passaggio così brusco, ma ancor di più non sono pronte le Istituzioni. I servizi sociali dei Comuni non sono nelle condizioni, né sotto il profilo del personale né sotto il profilo delle risorse economiche, di far fronte alle conseguenti difficoltà e al disagio sociale che si sta manifestando. Non sono pronti i Centri per l’impiego della Regione e non è preparato il sistema di formazione regionale che dovrebbe tradurre un’offerta adeguata al contesto economico dell’Isola”. E concludono: “Per queste ragioni chiediamo che il Governo regionale faccia valere in ogni sede competente, in particolare nel doveroso confronto con il governo nazionale, la proposta di previsione di una fase di accompagnamento che, in attesa dell’attuazione delle misure previste dal decreto 48, non lasci gli ex percettori del reddito del tutto privi di garanzie su come fare la spesa, pagare le bollette e l’affitto. In tale fase di accompagnamento dovrà essere previsto un beneficio economico proporzionato al reddito di cittadinanza che era percepito, e che dovrà essere corrisposto finché non potranno essere avviati i percorsi di inclusione e di accompagnamento alla formazione e al lavoro”.

Giuliana Miccichè

Notizie correlate

Leave a Comment