Il presidente dell’Aica Settimio Cantone quasi aggredito (salvato dalla Digos) alla manifestazione per l’acqua con in prima fila la chiesa agrigentina. Scortato e portato via. (Intervista)

Condividi

Come annunciato non parliamo assolutamente della manifestazione farsa tenutasi dinnanzi al Prefetto, ma certamente di un fatto di cronaca avvenuto all’interna di essa non possiamo fare a meno di non parlarne.

Un fatto che avrebbe dovuto essere lontano anni luce nel contesto di una manifestazione dove la chiesa agrigentina (che ovviamente non c’entra nulla) partecipa in prima fila con tanto di parroci i quali hanno inchiodato molti parrocciani a partecipare (più siamo meglio è…).

Alla partenza, in piazza Cavour, un gruppo di persone appena ha intravisto il presidente dell’Aica Settimio Cantone ha cercato di aggredirlo in modo assai serio, tanto da dover far intervenire la Digos al fine di evitare il peggio. Cantone, che voleva essere anche lui presente alla manifestazione, non ha potuto partecipare su chiaro ed esplicito invito da quel gruppo di persone che avevano originariamente altri intenti. I poliziotti lo hanno portato via.

Solo per descrivere un fatto di cronaca…

Notizie correlate

2 Thoughts to “Il presidente dell’Aica Settimio Cantone quasi aggredito (salvato dalla Digos) alla manifestazione per l’acqua con in prima fila la chiesa agrigentina. Scortato e portato via. (Intervista)”

  1. CITTADINA ASSETATA

    Beh da cittadina voglio evidenziare che il Dr. Cantone è arrivato, e forse per qualche esagitato ciò è stato visto come una provocazione. Certamente non è lui il capo espiatorio di questa situazione originata dall’inerzia di chi sinora ha governato e governa. I vari deputati che si sono succeduti al governo e che ancora sono presenti, certamente hanno più responsabilità, non hanno mai e dico mai cercato gli interessi della provincia, il Comune con giunta e consiglieri è assente. Chi scrive l’articolo definisce una manifestazione pacifica di un disagio che vivono i cittadini, i commercianti, gli agricoltori etc, una FARSA…Non siamo a carnevale, è un DRAMMA, e almeno si è cercato di evidenziare il problema ATAVICO dell’Acqua, e non mi dilungo su altre problematiche, che NESSUNO che è al potere ha mai cercato di risolvere. La Chiesa è vicina al suo popolo e continua a dimostrarlo. Questo non mi sembra proprio della Vs. testata giornalistica, sembrate lontani anni luce. Aveva ragione il mio papà che ripeteva la frase di un onorevole del passato, che a sua volta si era impossessato della frase latina “DIVIDI ET IMPERA”, e questo stà succedendo ad Agrigento divisa in tante frazioni, con alcune zone con acqua ogni giorno, altre ogni 20/30 giorni. Non si parli di destra o sinistra, i recipienti vuoti non hanno colore e sono apartitici. Con questa raduno ( tanta gente!) si è espresso il disagio al Prefetto,, Uomo che rappresenta il Governo, visto che gli altri sono tutti Assenti!

    1. Lelio Castaldo

      Tranne qualche rigo fuori luogo, sono d’accordo con lei. Lei, che forse involontariamente, non ha fatto altro che scrivere ciò che sostiene il sottoscritto ormai da mesi. Sono gli obiettivi sbagliati, non la protesta!!! La protesta è sacrosanta, la gente è stanca e non ne può più, ed è giusto che si facciano. Tenga presente una cosa: le due proteste in un mese sono state indirizzate prima al sindaco e poi al prefetto i quali, poco o nulla c’entrano con la grave crisi (ovvio che sono i preposti a cercare di risolvere i problemi). Ma la vera manifestazione di protesta, anche vibrante, deve essere fatta a Palermo, a Palazzo D’Orleans, laddove nascono le tragedie che oggi stiamo vivendo tutti. Fermo restando, e concludo, che per quanto mi riguarda le manifestazioni di cui sopra hanno avuto un chiaro ed evidente colore politico dal quale, a mio modesto avviso, il clero doveva stare alla larga. Grazie a buona giornata!

Leave a Comment