Nella Valle dei Templi è risorto al mattino di oggi uno dei Telamoni, i giganti di tufo un tempo a sostegno del Tempio di Zeus, ricostruito e risollevato dalle rovine della maestosa struttura greca. Alla cerimonia di scopertura del prezioso, imponente e suggestivo reperto, che si eleva per oltre 8 metri, hanno partecipato, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’assessore regionale ai Patrimoni Culturali, Francesco Paolo Scarpinato, il direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, il sindaco di Agrigento, Francesco Micciché, il supervisore del progetto di valorizzazione, Carmelo Bennardo, e l’esperto in scienze del progetto, Alessandro Carlino.
“La città di Agrigento – sottolinea il sindaco Miccichè – si conferma terra e culla di cultura e di civiltà, degna erede della Magna Grecia e dello splendore dell’epoca che ha prodotto la Valle dei Templi, a noi tramandata e adesso ancor più valorizzata dal Telamone risorto”.
E aggiunge: “La scopertura del Telamone è uno straordinario e incoraggiante preludio all’evento “Agrigento Capitale della Cultura 2025”, un sipario che gradualmente si solleva, metaforicamente allo stesso modo del Telamone, sul patrimonio storico e culturale della città e della sua provincia, incrementando e qualificando la nostra capacità attrattiva. Si tratta di un percorso verso un traguardo che paragono alla leggenda dello stesso Telamone, uno degli Argonauti, un valoroso guerriero che, condotto da Giasone a bordo della nave Argo, si imbarcò in un audace viaggio per recuperare il prezioso “vello d’oro”, il magico mantello col potere di guarire i mali dell’umanità. Ecco: il nostro ‘vello d’oro’ è l’opportunità unica e irripetibile di “Agrigento Capitale della Cultura”, il nostro traguardo, anche oltre il 2025. Ringrazio per l’attenzione costante e proficua verso il nostro territorio il presidente Schifani e l’assessore Scarpinato”.