Importanti novità per i professionisti interessati all’iscrizione all’albo dei Consulenti Tecnici di Ufficio – Necessario un raccordo tra le varie categorie professionali e i tribunali

Condividi

Pubblicato l’11 agosto scorso il Decreto Ministero della Giustizia 4 agosto 2023, n. 109 recante “Regolamento concernente l’individuazione di ulteriori categorie dell’albo dei consulenti tecnici di ufficio e dei settori di specializzazione di ciascuna categoria, l’individuazione dei requisiti per l’iscrizione all’albo, nonché la formazione, la tenuta e l’aggiornamento dell’elenco nazionale”.

Le domande di iscrizione possono essere presentate tra il 1° marzo e il 30 aprile e tra il 1° settembre e il 31 ottobre di ciascun anno.

Si rende necessario un tempestivo raccordo degli Ordini Professionali con i vari tribunali, non solo per una corretta applicazione del nuovo Regolamento, ma anche per uniformare i tariffari tra le varie province e renderli omogenei tra le varie categorie professionali. Il prezioso lavoro svolto dei professionisti a supporto dei magistrati deve essere valorizzato adeguatamente, visto anche che il principio di equità del compenso è stato sancito dalla recente Legge n. 49/2023.

Il suddetto Decreto consta di dodici articoli che ribadiscono, tra l’altro, la necessità di essere iscritti negli Albi professionali ed in regola con gli obblighi formativi. Richieste, per l’iscrizione, anche una condotta morale specchiata, speciale competenza tecnica nelle materie oggetto della categoria di interesse e residenza anagrafica o domicilio professionale nel circondario del dato tribunale.

La competenza tecnica nel dato settore di specializzazione può essere dimostrata tramite l’attività professionale esercitata per almeno cinque anni, o, in mancanza di tale requisito, quando ricorrono almeno due delle seguenti circostanze: possesso di adeguati titoli di specializzazione o approfondimento post-universitari, possesso di adeguato curriculum scientifico, comprendente, a titolo esemplificativo, attività di docenza, attività di ricerca, iscrizione a società scientifiche, pubblicazioni su riviste scientifiche, conseguimento della certificazione UNI relativa all’attività professionale svolta.

A tal proposito questo Ordine ha già attivato la Commissione dell’Ingegneria Forense, presieduta dal Consigliere Gianluigi Di Marco che, in sintonia con l’omologo Gruppo di Lavoro (GdL) istituito presso il Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI), coordinato dal Consigliere nazionale Carla Cappiello, sta collaborando per promuovere osservazioni e disposizioni migliorative per garantire una maggiore qualità del lavoro svolto a favore dei Tribunali e della collettività, nel rispetto del principio dell’equo compenso, ritenuto un diritto incomprimibile.

Notizie correlate

Leave a Comment