Di seguito la presentazione dell’ultima fatica letteraria di Gaetano Gaziano.
Di Caravaggio ci è stata sempre raccontata la tempestosa vicenda umana di pittore geniale e maledetto. Mentre ci si è poco soffermati, dai suoi primi biografi a quelli moderni, sulla sua storia d’amore. Storia autentica d’amore e redenzione, tra una “signora delle camelie” del Seicento, vera e non letteraria, Maddalena Antognetti, detta Lena, e un giovane artista squattrinato, alla ricerca di affermazione e successo, Michelangelo Merisi, detto Caravaggio. Chi narra di Caravaggio ha forte la tentazione di fare riferimento alla burrascosa vita del peintre maudit. Scontato, mi sono detto. Voglio scrivere, invece, una storia d’amore, voglio parlare di Caravaggio innamorato”. È quindi un Caravaggio inedito quello che emerge da queste pagine: il genio dell’arte cede qui il posto all’uomo comune, con tutte le sue insicurezze e debolezze, e capace di abbandonarsi a un tenero sentimento d’amore.
Il titolo prende spunto dal dipinto di Caravaggio, Riposo durante la fuga in Egitto, che si trova nella pinacoteca di Villa Doria Pamphilj, a Roma, e riportato nella copertina del libro. Nello spartito che regge San Giuseppe per l’angelo violinista è trascritto il mottetto Quam pulchra es del compositore fiammingo Noel Bauldewijn, tratto dal Cantico dei Cantici, che il pittore dedicò alla sua amata Lena.