Sono gravi le condizioni della pensionata novantatreenne rimasta intossicata dal fumo, sprigionato dall’incendio divampato nella tarda serata di giovedì, nella sua abitazione di via Maggiordomo, ad Aragona. L’anziana è ricoverata in Terapia intensiva all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. La prognosi sulla vita viene mantenuta riservata dai medici. Il figlio, cinquantatreenne, che vive con la pensionata, anche lui intossicato dopo avere inalato fumo, è stato invece trasferito, con l’elisoccorso del 118, dal presidio ospedaliero di contrada “Consolida” all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Anche per l’uomo il quadro clinico è grave. Entrambi hanno riportato, inoltre, delle ustioni agli arti.
Madre e figlio, sono stati soccorsi, e salvati dai vigili del fuoco del Comando provinciale. Subito sono stati portati all’ospedale di Agrigento dove i medici del pronto soccorso hanno appurato la gravità dell’intossicazione da fumo. L’anziana è stata immediatamente ricoverata in Terapia intensiva, è, purtroppo, in condizioni critiche. Durante la notte, alle tre circa, il figlio si è aggravato e i medici del “San Giovanni di Dio” ne hanno disposto il trasferimento in una struttura meglio attrezzata, appunto il “Cannizzaro” di Catania.
Pochi i dubbi sul fatto che il rogo sia divampato dalla stufa a gas che era stata collocata vicino al divano. Sono stati i vicini a richiedere l’intervento dei soccorsi, dopo avere sentito all’improvviso un forte boato. A scoppiare è stato il condizionatore, e poi sono esplosi anche i vetri dell’abitazione. I carabinieri della Stazione di Aragona si stanno occupando delle indagini per ricostruire la dinamica dell’evento.