Svolta nelle indagini sul danneggiamento di uno stabilimento balneare in contrada Mollarella a Licata perpetrato lo scorso fine settimana. I poliziotti del commissariato di Licata, diretti dal vicequestore Cesare Castelli, hanno arrestato un licatese di 39 anni già gravato dalla sorveglianza speciale. Gli si contesta l’ipotesi di reato di violazione del regime di sorveglianza e del danneggiamento a seguito di incendio. Ad incastrarlo sono state le telecamere di video – sorveglianza che lo avrebbero colto intento a incendiare il chiosco, adibito anche a ristorante. Le fiamme hanno danneggiato l’ingresso e i locali della cucina. Il peggio è stato scongiurato dal tempestivo intervento di alcune persone che con un escavatore hanno gettato sabbia sul fuoco. L’indagato è figlio di Angelo Carità, ergastolano vittima di un agguato mortale nel periodo di scadenza dei termini di custodia cautelare il giorno di Pasquetta del 2018.
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