La Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha notificato l’avviso di conclusione indagini a 64 indagati nell’ambito dell’inchiesta antimafia e antidroga “Ianus”, ruotante intorno alla riorganizzazione della famiglia mafiosa di Gela e ad un traffico interprovinciale di droga. Tra gli indagati vi sono anche alcuni agrigentini, tra cui il consigliere e vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì, Giuseppe Alaimo, al quale si contesta il reato di traffico di droga con l’aggravante di avere favorito l’associazione mafiosa. Alaimo è cugino di Gioacchino Giorgio, già coinvolto nell’inchiesta Hybris, anche lui tra gli indagati. Nel 2019 Giuseppe Alaimo avrebbe acquistato cocaina, con il fine di cederla a terzi, da Mirko Rapisarda, presunto collante tra i clan gelese Rinzivillo e catanese Cappello da una parte e Giuseppe Pasqualino, presunto braccio destro del ritenuto reggente del clan Rinzivillo, Giuseppe Tasca, dall’altra. Gli altri agrigentini coinvolti nell’inchiesta sono Gianluca Attardo, 43 anni, di Agrigento, Diego Milazzo, 30 anni, di Canicattì, Loredana Marsala, 43 anni, di Canicattì, Morena Milazzo, 39 anni, di Canicattì, Diego Milazzo, 41 anni, di Canicattì, Ignazio Agrò, 66 anni, di Racalmuto, e Giuseppe Terrasi, 46 anni, di Agrigento.
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