Inchiesta “Ianus”: istanza di rinvio a giudizio anche per nove agrigentini

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La Procura antimafia di Caltanissetta ha depositato istanza di rinvio a giudizio di 65 imputati nell’ambito della maxi inchiesta intitolata “Ianus”, ruotante intorno a presunti affari di mafia e di droga tra le province di Caltanissetta e Agrigento, con ramificazioni anche a Catania. Le indagini si sono avvalse della collaborazione con la giustizia di due catanesi che hanno saltato il fosso, Filippo Scordino e Salvatore Castorina, e poi Calogero Orazio Peritore, di Gela. Prima udienza preliminare il 14 febbraio. Tra i 65 vi sono 9 agrigentini imputati, tra cui il vicepresidente del consiglio comunale di Canicattì, Giuseppe Alaimo, al quale si contesta il reato di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa. Gli altri 8 sono:
Ignazio Agrò, 66 anni, di Racalmuto, Gianluca Attardo, 44 anni, di Agrigento, Gioacchino Giorgio, 39 anni, di Licata, Loredana Marsala, 44 anni, di Canicattì, Diego Milazzo, 41 anni, di Canicattì, Diego Milazzo, 31 anni, di Licata, Morena Milazzo, 39 anni, di Canicattì, Giuseppe Terrasi, 46 anni, di Agrigento.

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