Il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Matteo Salvini: “Per la Sicilia 15,3 miliardi di nuove opere, tra strade e ferrovie. Il Ponte un traguardo irrinunciabile”.
A fronte del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, di cui è primo sponsor il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, da più parti è stata spesso invocata altrettanta massima attenzione al recupero e alla riqualificazione dei collegamenti stradali e ferroviari in Sicilia. Ebbene, Salvini ha appena diffuso alla stampa isolana una lettera di informazione e aggiornamento. E il leader della Lega scrive: “La Sicilia rappresenta una sfida per tutto il governo nazionale, e per me in particolare, per almeno due motivi. Il primo riguarda il lavoro e le infrastrutture. Il secondo riguarda l’autonomia, che è nel Dna di questa terra meravigliosa”. E, più nel dettaglio, il vice presidente del Consiglio aggiunge: “Per la Sicilia c’è un pacchetto di investimenti per la rete stradale da 15,3 miliardi di nuove opere e di quasi 2 miliardi di manutenzione programmata, a cui si aggiungono altri 13 miliardi per le ferrovie. Nel concreto significa intervenire sulla Ragusa-Catania, adeguare la strada statale 640 Agrigento-Caltanissetta, accelerare sulla tangenziale di Gela, correre per collegare Palermo con le autostrade A19 e A29, e per costruire le tangenziali di Agrigento e Catania”. E poi aggiunge ancora: “Il mio ministero sta seguendo con attenzione gli investimenti sulla Siracusa-Gela e per le autostrade A18 e A20. Nelle ferrovie sono partiti i lavori per la velocizzazione della Palermo-Catania-Messina: è un intervento che da solo vale 11,9 miliardi e garantisce quel salto di qualità che i siciliani aspettano da troppo tempo, e che va accompagnato col miglioramento delle connessioni interne”. Poi il riferimento al Ponte: “E’ in questo quadro che ribadisco la mia convinzione: il Ponte sullo Stretto di Messina è necessario, e non solo per i 100 mila posti di lavoro che genererà. E un’occasione irripetibile. Mai, nella storia, Sicilia e Calabria hanno ricevuto così tanti finanziamenti per strade e binari. Mai nella storia c’è stato un governo nazionale così determinato. E i tempi per accendere le ruspe non sono mai stati così maturi: c’è un’impresa, una gara vinta, un progetto, e, soprattutto, una sintonia straordinaria tra Roma, Regione Siciliana e Regione Calabria”. E poi, in prospettiva, Salvini conclude: “Inizio dei lavori entro l’estate del 2024. E struttura transitabile entro il 2032. Il Ponte sullo Stretto è un diritto naturale del popolo siciliano. Dire non facciamolo perché c’è la mafia significa la resa economica e sociale. Costa di più non fare il Ponte sullo Stretto che farlo. Il trasbordo via traghetto, oltre a inquinamento e perdita di tempo, in un anno costa a siciliani e calabresi più del Ponte”.
Giuliana Miccichè