\”Gentilissimo Docente e carissimo Studente,
anche quest’anno voglio inviarti un breve augurio per l’anno scolastico che si apre. Desidero farlo prendendo in prestito alcune parole da un “classico”, da un grande educatore della Moravia del XVII secolo: Giovanni Amos Comenio.
Ora, Comenio desiderava e progettava una educazione universale, per tutti gli esseri umani. La chiamava “pampaedia”, ossia “educazione per tutti”.
Pensava anche a una scuola che fosse per tutta la vita, il suo leitmotiv era: «fare di tutta la vita una scuola». Che cosa significa? Che c’è sempre da imparare nella vita, non si finisce mai. Noi abbiamo – nonostante le tante cose che veniamo a sapere dagli altri, dai libri, dal web – una conoscenza limitata. Solo Dio sa tutto. Nonostante ciò, Comenio ci invita ad apprendere non solo informazioni e nozioni, non solo abilità e capacità; ma anche e soprattutto, come sosteneva, ad «ottenere finalmente che tutta la vita sia buona». A questo mira l’anno scolastico che iniziate. Mira non unicamente a “sapere”, ma soprattutto a “saper fare bene” per “saper fare il bene”.
Il “saper fare bene” le cose è vero quando, come un ruscello, sfocia nel mare del “saper fare il bene” alle persone. Mi chiederete: come fare concretamente? Prendendoci, non solo a parole ma con i fatti, cura dell’altro. Non solo di chi mi è simpatico e mi mette tanti like, ma anche di chi incrocio quotidianamente e che magari non sempre mi sta a genio. L’altro non è mai un “concetto astratto”, non è un “emoticon”. L’altro ha un volto concreto ed unico, che può sprizzare felicità da tutti i pori, ma che può anche essere solcato da lacrime, striato di tristezza, velato d’amarezza.
Buon anno scolastico! Che sia davvero un anno in cui apprendiamo a “saper fare bene” per “saper fare il bene”. Auguri!\”