Irene Catarella fa rivivere Margherita Abatellis, la Contessa che nel 1500 portò la devozione alla Madonna del Carmelo nella nuova comunità di San Giovanni Gemini
La Contessa Margherita Abatellis del 1500 rivive con gli Abatellis Branciforti a San Giovanni Gemini interpretata dalla Presidente Irene Catarella accompagnata dal suo Gruppo Storico Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giovanni Gemini che ne ha rappresentato la dinastia in occasione della Notte bianca mariana per la festa della Madonna del Carmelo, chiamata in causa dall’Architetto Nicola Caracciolo che, dopo aver precedentemente spiegato le bellezze architettoniche e artistiche della Chiesa della Madonna del Carmelo, ha presentato la Contessa Margherita Abatellis/Irene Catarella che a sorpresa è venuta fuori dalla sacrestia, accompagnata dalla sua dinastia impersonata dai membri del suo Gruppo Storico, per raccontare la sua storia e il suo operato riguardo alla Chiesa stessa che volle lei dedicare alla Beata Maria Vergine del Monte Carmelo alla quale era particolarmente devota. Un evento straordinario che ha entusiasmato tutti grazie alla brillante interpretazione della Professoressa Irene Catarella che si è calata anima e corpo in questa straordinaria nobildonna che ha retto da sola una contea e che ha portato la devozione della Madonna del Carmelo nel neonato territorio di San Giovanni Gemini, ma anche dello splendido Gruppo Storico Abatellis Branciforti di cui è Presidente. Una grande emozione per la Professoressa Irene Catarella e il suo gruppo che con gioia e onore rappresenta la nobile storia degli antenati di Cammarata e di San Giovanni Gemini. Il tutto si è svolto all’interno della Chiesa della Madonna del Carmelo di San Giovanni Gemini nell’ambito degli eventi organizzati dall’Associazione Maria SS del Carmelo nella Notte Bianca Mariana in occasione dei festeggiamenti della Madonna del Carmelo. Abbiamo voluto intervistare la Professoressa Irene Catarella protagonista dell’evento nella Chiesa della Madonna del Carmelo in compagnia del suo gruppo e di Nicola Caracciolo.
Professoressa Irene Catarella che cosa ha significato per lei vestire i panni di Margherita Abatellis e per il suo Gruppo Storico Abatellis Branciforti quelli della sua dinastia?
- Ne sono stata onorata e felice perché fare rivivere le grandi personalità del passato, soprattutto le donne, è un modo per spronare le vecchie e le giovani generazioni a fare del proprio meglio prendendo esempio da loro che spesso non sono conosciute. Intanto ognuno scopre le proprie origini, i nobili antenati, la storia dei nostri territori. Noi siamo un gruppo intercittadino e abbiamo una storia particolare che comprende la potente Contea di Cammarata e l’illustre Ducato di San Giovanni Gemini. Interpretarla ha accresciuto la mia forza e la mia determinazione nel fare del bene per tutti come lei ha sempre operato al meglio per il benessere della sua famiglia e di tutta la popolazione dei nostri territori di Cammarata e San Giovanni Gemini che le appartenevano sia in compagnia dei suoi due mariti, sia da sola perché rimase vedova per ben due volte. Una nobildonna che non si è mai data per vinta, grande esempio di fede vera e concreta perché curò la salvezza delle anime degli abitanti di Cammarata e anche della neonata comunità di San Giovanni Gemini dedicando la Chiesa, dove si è svolto l’evento, alla Madonna del Carmelo, mentre prima era dedicata a San Giovanni.
Professoressa Irene Catarella chi era la Contessa Margherita Abatellis?
- Era figlia di Antonio Abatellis ed Elisabetta Branciforte (o Branciforti). La sua famiglia Abatellis (Abatelli o Patella) aveva acquisito la baronia di Cammarata nel 1431 con il suo antenato Giovanni, ma era stato il di lui figlio Federico I Abatellis, bisnonno di Margherita, che l’aveva resa una Contea. Federico aveva avuto un figlio di nome Giovanni Francesco da cui era nato il padre Antonio che, non avendo eredi maschi, le aveva lasciato in eredità la Contea di Cammarata che lei amava in modo particolare e che aveva passato i in dote al marito e zio paterno, perché era fratello del padre Antonio, Federico II Abatellis. Non ci si deve meravigliare che avvenissero questi matrimoni tra consanguinei legati da parentela così stretta, zio e nipote diretta in questo caso, perché era una cosa frequente anticamente.
Che cosa fecero di buono la Contessa Margherita e il suo primo marito Federico II Abatellis, Professoressa Catarella?
- Margherita e Federico II Abatellis ottennero da re Ferdinando nel 1507 la facoltà di costituire veri e propri centri abitati nei loro feudi e il patronato di curarne le anime degli abitanti, ed è per questo che, secondo il libro Cammarata appartenente alla collana Paesi di Sicilia dell’Istituto Poligrafico siciliano, costruirono un nuovo paese in un luogo pianeggiante vicino a Cammarata oltre il fiume Turibolo che, per la cappelletta dedicata a San Giovanni anche in onore di Giovanni Francesco nonno di Margherita e padre di Federico II Abatellis, si chiamò San Giovanni di Cammarata, cambiato poi in San Giovanni Gemini.
Che cosa fece Margherita Abatellis quando rimase vedova del marito Federico II Abatellis nel 1523? Fu in quel momento che si affidò in modo particolare alla Madonna del Carmelo, vero Professoressa Irene Catarella?
- Quando la Contessa Margherita rimase vedova la prima volta, per sua devozione e per aiutare le anime che appartenevano al nuovo centro abitato, come riporta il libro San Giovanni Gemini. Notizie Storico Religiose di Domenico De Gregorio, chiesi ai Carmelitani, che già si erano trasferiti dalla Chiesa di Sant’Elia su Monte Cammarata alla Chiesa di San Biagio nel paese di Cammarata, di spostarsi nella Chiesa di San Giovanni che volle fosse da lì in poi dedicata alla Madonna del Carmelo. Purtroppo, il figlio Martino morì celibe prima di lei e anche la figlia Isabella che era diventata suora del Monastero di Santa Caterina a Palermo di cui una sua prozia Elisabetta Abatellis era stata badessa.
La vita della Contessa Abatellis non finì così, vero Professoressa Catarella?
- È vero perché non si diede mai per vinta e non smise di pregare la Madonna, tanto che ebbe la grazia di sposare suo cugino Blasco Branciforte da cui ebbe due figli, Belladama e Girolamo. Rimasta vedova per la seconda volta, seppellì il marito nella Chiesa Madre di Cammarata, e di nuovo ebbe la forza di andare avanti grazie al sostegno della Madonna e di reggere da sola la Contea di Cammarata e il territorio di San Giovanni che diventarono sempre più potenti e floridi perché gli dedicò con tutta se stessa al loro benessere spirituale ed economico così come avevano fatto i suoi antenati. Il nipote di Margherita, Ercole Branciforte, figlio di Girolamo, molto ambizioso, nel 1587 divise i territori creando la Contea di Cammarata e il Ducato di San Giovanni Gemini, entrambi retti dalla sua stirpe fino al 1680.
Per chi volesse seguire il Gruppo Storico Abatellis Branciforti: Pagina Facebook Abatellis Branciforti Conti di Cammarata – Duchi di San Giov. Gemini e Profilo Instagram abatellis_branciforti_gruppo. Chi volesse vedere il video integrale dell’evento, ecco il link: