di Irene Catarella
Uno spettacolo di 90 minuti che ha incantato il pubblico del Teatro Pirandello di Agrigento, Il Calamaro Gigante che, tra risate e riflessioni, tra musica e dialoghi, in un turbinio intrigante di veloci cambi scena, è sicuramente da non perdere. Angela Finocchiaro, già vincitrice di due David di Donatello, è immensa nella sua interpretazione di Angela, una disillusa assicuratrice che dovrà essere travolta dall’onda prodotta da un calamaro gigante per ritrovare il gusto e la gioia di vivere. In questo sarà spronata da Pierre Denise de Montfort, interpretato dal bravissimo Bruno Stori, uno zoologo e naturalista realmente vissuto tra la fine del 1700 e gli inizi del 1800, sulle tracce del mostruoso calamaro, antesignano di una scoperta che solo dopo la sua morte sarà comprovata. Insieme ci insegnano a buttarci nella vita, a non tirarci indietro nell’avere e nel perseguire i propri sogni per scampare a una esistenza conformista, rigida, preordinata e grigia. Ottima la performance degli altri attori e degli acrobati circensi, stupefacenti le scenografie, indimenticabili le musiche e i colpi di scena