Abbiamo assistito alla fondazione di un partito alternativo, rivoluzionario fuori, dagli schemi, votato alle battaglie giuste, alla difesa dei più deboli e alla cura degli indifesi. Era questa la premessa dell’ambizioso progetto di Matteo Renzi, un progetto che avrebbe dovuto rivoluzionare le dinamiche politiche, non solo nazionali, ma anche locali.
Italia Viva avrebbe dovuto essere un partito inclusivo, femminista, europeista, riformista, ecologista, laico, fondato sui valori cristiani e sociali della costituzione. Un partito giovane e per i giovani, che avrebbe dovuto porre al centro le persone e le proprie idee, e mai le banali dinamiche di interesse e di partito.
Ma oggi lo scenario a cui assistiamo è tutt’altro, la costante fuga di buona parte della classe dirigente, quella che, forse, più di un ambizioso progetto, aveva visto un capiente recipiente elettorale, capace di garantire il seggio alle prossime elezioni.
Italia Viva in Sicilia sconta la propria incapacità di parlare alla gente, di cogliere le grida di dolore di una popolazione sofferente e incompresa. Qualcuno dovrà pur avere qualche colpa?
Sammartino, Sudano, sono solo alcuni dei grandi nomi che hanno deciso di abbandonare Italia Viva, questo ci pare essere chiaramente un avvenimento sintomatico.
Davide Faraone, responsabile regionale di Italia Viva, ha fallito nel suo ruolo. Assenza, indifferenza, silenzio e cura particolareggiata di alcuni tornacontisti hanno contraddistinto il suo operato. Un partito non nasce con “nominucce”, con comunicati stampa e fittizie adesioni. Quello che è accaduto a Favara nei giorni scorsi è la chiara dimostrazione di quanto sia grande e pesante il fallimento siciliano del partito. Faraone faccia un atto buono e di coraggio: si dimetta!
Sappiamo quali potranno essere le ripercussioni per queste nostre dichiarazioni, ma noi, giovani del comitato Sturzo, abbiamo creduto in questo progetto molto più di tanti altri furbi signorotti. Matteo Renzi, Ettore Rosato e Teresa Bellanova rivedano il progetto siciliano e si occupino davvero della Sicilia!
Povera Italia viva, renziani, faroniani ed ex ciminiani, tutti a casa.