di Tony Maniscalco
In questi anni la tecnologia moderna sta aiutando gli archeologi a fare una grande quantità di scoperte. Uno degli strumenti che fornisce informazioni agli archeologi è il satellite. Con i satelliti in questi anni sono stati trovati più di 2000 siti archeologici che finora erano sconosciuti.
Uno di questi siti, si trova nel deserto del Kalahari, in Sudafrica, il deserto del Kalahari si estende tra gli stati della botswana, della Namibia e del sud africa.
Il satellite aveva fotografato delle enormi spirali nello stato del botswana, un archeologo è andato sul posto per capire, di che cosa si tratta.
Queste spirali erano dirette verso nord, questo archeologo ha seguito la direzione di queste spirali ed è giunto in posto dove si trovano delle pietre squadrate messe in mucchio, come se fossero i resti di un muro diroccato.
L’archeologo era convinto che fossero i resti di una città distrutta, poi è tornato indietro e ha studiato le spirali, ma questa volta è venuto a sapere, che queste spirali erano state tracciate sul terreno da un agricoltore. Queste spirale servivano ad incanalare l acqua piovana, quindi si tratta di spirali recenti, restava però, il mistero del muro diroccato nel deserto.
Questo sito a quanto pare era già conosciuto, infatti nel 1885, un acrobata canadese di nome William Hunt, decise di compiere la traversata a piedi del deserto del Kalahari, questa impresa ebbe un buon esito e William Hunt era già famoso divenne ancora più famoso. William Hunt era anche conosciuto con il soprannome di FARINI. William Hunt pubblico un libro in cui racconto la sua traversata e in questo libro dice di aver trovato nel Kalahari i resti di una misteriosa città. Hunt descrive in particolare i resti di un edeficio, una nave, un santuario con una tomba e altre pietre lavorate. Anche seguito altri esploratori si sono recati nel Kalahari alla ricerca di questa città. Ma non hanno trovato niente. Però nel 1964 il giornalista A.J. Clement compì un esplorazione nella zona di Riettfontain, in Namibia e trovò una formazione di pietre squadrate che formano una specie di anfiteatro di forma ovale lungo 500 metri, c erano anche altre pietre squadrate che sembravano i resti di un edificio, Clement disse che secondo lui erano formazione rocciose fatte dal erosione del vento, ma guardando queste foto, sembra che si tratti per davvero da opere costruite dagli uomini. I boscimani che sono gli abitanti di questo luogo, co nascono queste formazioni e dicono che si tratta di edifici costruiti da uomini di una misteriosa razza bianca. A questo materiale si aggiunge la scoperta, fatta da un arco-detective di nome Maicol Tellinger. Tellinger in questi anni ha trovato un sito archeologico in sud africa, vicino il confine con il Mozambico, in questo sito ci sono delle enormi mura circolari e altri oggetti che sembrano delle tombe e dei santuari. Tellinger ha compiuto delle misurazioni in questo sito e lui pensa che questi edifici siano orientati verso la costellazione di Orione.
Tellinger pensa che questo orientamento astronomico dimostri che, questo sito, risalga a 1700000 anni fa. Tutte queste scoperte sembrano dimostrare che in sud africa sia esistita una misteriosa civiltà che sarebbe più antiche delle civiltà conosciute.
In realtà le cose stanno in maniera assai diversa, le misurazione di Tellinger a mio parere sono sbagliate, è impossibile che sia esistita una civilta di 170000 anni fa, in quel periodo gli uomini vivevano ancora nelle caverne, in sud africa sono stati trovato i resti di un uomo preistorico sulle rive del fiume casies. Questi resti risalgono a 100000 anni fa. Si tratta di un uomo che adoperava ancora strumenti di pietra. A mio parere il sito trovato da Tellinger risale a un periodo fra il 12000 e il 6000 anni fa. Come ha calcolato questa data? Queto sito io lo metto in relazione con il sito trovato alla fine degli anni 90 in Turchia, si tratta del sito
Göbekli Tepe e questo sito risale a 12000 anni fa. Qual’è la civiltà che avrebbe costruito questi siti in sud africa? A nord del Kalahari? Cè un altro sito misterioso, si tratta della città di Zimbabwe. Gli archeologi datano questo sito, al 1200 della nostra era e lo attribuiscono al popolo degli Shona.
Ma diverse tribù bantu dicono che la città di Zimbabwe l’avrebbero costruita dei misteriosi uomini bianchi. Chi sarebbero questi uomini bianchi? La soluzione forse si trova in una zona poco distante del sud africa. Si tratta dell’isola di Mauritius, questa isola si trova ad est del Madagascar, in queste isola sono state trovate di recente delle piramidi, queste piramidi non sono state ancora datate, ma a mio parere queste piramidi risalgono al periodo delle civiltà megalitiche cioè dai 1200 e i 6000 anni fa, i costruttori di queste piramidi potrebbero essere, dei misteriosi uomini che provengono dal nord africa. Questi uomini erano appunto di razza bianca e sarebbero un popolo della misteriosa Atlantide.
Atlantide non è il continente sommerso che alcuni scrittori pensano, ma è una grandiosa civiltà esistita fra i 15000 e i 600o anni fa, in Algeria, Marocco e Mauritania. Questi uomini erano costruttori di piramidi, infatti in questi anni sono stati trovate piramidi nel deserto di Algeria. Altre piramidi dello stesso genere si trovano nelle isole canarie e in Sicilia. Non sappiamo il nome di questo popolo, ma gli archeologici li hanno battezzi gli antichi “NAVIGATORI” infatti sono stati trovati altri scheletri di questo popolo anche in nord Europa, in Brasile e in nord America. Quindi questi uomini erano in grado di navigare in tutto l’oceano atlantico già 12000 anni fa. Quindi sarebbe stati gli antichi navigatori a costruire degli insediamenti nel sud africa. Perché gli antichi navigatori si sarebbe recati in sud africa? Forse per la stessa ragione per cui navigatori sono stati il primo popolo a ad attraversare l’oceano, altre piramidi forse costruite dagli antichi navigatori si trovano in Australia e nelle isole Hawaii. In nuova Zelanda negli anni 90 sono state trovate delle misteriose mummie di uomini dai capelli rossi. Quindi si tratta di una razza bianca diversa dai polinesiani ed è interessante uno dei reperti descritti dai William Hunt, infatti William ha detto di aver visto nella città del Kalahari una nave di pietra.
La nave è un chiaro oggetto che fa pensare a un popolo di navigatori. Ma questa nave non era una nave per navigare ma una costruzione funeraria. Infatti parecchi popoli antichi pensavano che le anime dei defunti sarebbero arrivate in paradiso a bordo di una nave divina. Troviamo tombe a forma di nave presso il popolo dei vichinghi Anche gli egiziani nelle tombe dei faraoni mettevano degli oggetti a forma di nave, quindi gli antichi navigatori hanno colonizzato per qualche tempo il sud africa, poi forse le popolazioni locali li hanno cacciato. C’è anche un altra possibilità, sempre con il satellite è stato fotografato un continente sommerso nell’oceano indiano a nord delle isole Mauritius. Questo continente è descritto nelle mitologia indiana ed è detto il paese di kumari Kandam . Questo continente era abitato secondo gli indiani da una razza progredita. Questo continente somiglia al leggendario continente di Lemuria. Il continente di Lemuria non si trova nei miti antichi come alcuni pensavano, ma è un continente teorico descritto dallo zoologo inglese Philip Sclater nel 1850, che si pose il problema di come mai nell’isola di Madagascar e in India si trovano le stesse specie di animali, questo zoologo penso quindi che doveva esistere un continente nello oceano indiano fra il Madagascar e l india siccome nell isola di Madagascar si trovano delle scimmie dette lemuri questo zoologo battezzò questo continente Lemuria. Quindi le presunte città del sud africa potrebbero essere città costruite dagli abitanti di kumari kandam. Forse fra qualche anno i satelliti troveranno altri siti in sud africa e potremmo risolvere il mistero della città del Kalahari.
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Tony Maniscalco