Cari fratelli e sorelle nella fede,
cari cittadini tutti,
dopo l’atto intimidatorio rivolto al nostro primo cittadino, ci troviamo di fronte a un momento di necessaria riflessione sulla natura del nostro vivere insieme e sul rispetto reciproco che viene a mancare nei rapporti interpersonali, pilastri fondamentali del nostro convivere nella comunità. L’atto intimidatorio nei confronti del sindaco Stefano Castellino ha turbato non solo la sua persona e i suoi cari, ma ha scosso l’equilibrio di tutta la cittadinanza, ricordandoci quanto sia fragile il vivere civile.
In quanto comunità di fede, come presbiterio palmese, condanniamo con fermezza tale gesto. L’intimidazione, che cerca di instillare paura e di minare l’integrità del nostro ambiente civico, non ha e non deve per nessuna ragione trovare posto tra noi. Ogni forma di intimidazione contrasta direttamente con la dignità di ogni persona
Allo stesso tempo, coltiviamo la speranza che chi è dietro a questi gesti possa riconoscere e comprendere il proprio errore. Agire contro il sindaco Castellino significa colpire il cuore della cittadinanza.
Invitiamo ad una riflessione profonda, nella speranza che possa emergere una rinnovata coscienza civica, una nuova mentalità culturale e un nuovo senso di responsabilità e di comunità che guarda al futuro con coraggio.
In questo turbamento vogliamo esprimere la nostra più profonda vicinanza e consolazione al nostro sindaco e ai suoi cari.
Invitiamo ogni membro della nostra comunità a rafforzare i legami di carità e a dimostrare coraggio e speranza. Non lasciamo che le azioni di pochi offuschino il bene e lo spirito di collaborazione e rispetto che abbiamo costruito con molta fatica.
Affrontiamo insieme questo momento con forza e determinazione, rinnovando il nostro impegno a favore di una società più pacifica e rispettosa.
Con speranza e preghiera,
i presbiteri della Comunità Ecclesiale
di Palma di Montechiaro