Giorno 16 è la data ufficiale per l’inizio delle attività didattiche in Sicilia e come ogni anno la scuola siciliana si ritrova ad affrontare gli stessi nodi irrisolti: tanti docenti ancora precari, classi pollaio, nonostante la pandemia, e i mancati interventi strutturali sugli edifici scolastici. A questi atavici problemi della scuola italiana e agrigentina in particolare, negli ultimi due anni si sono aggiunti quelli del trasporto, questione fondamentale in epoca di Covid, la cui risoluzione definitiva sembra essere ancora lontana.
Queste le questioni che i giovani della Rete studentesca agrigentina hanno messo sul tavolo della CGIL nell’incontro che è avvenuto nella sala dedicata al sindacalista Lorenzo Panepinto e che ha visto la partecipazione di alcuni giovani rappresentanti delle varie scuole agrigentine e il Segretario provinciale della CGIL, Alfonso Buscemi assieme a Gaetano Bonvissuto , segretario della FLC/CGIL, di Maria Concetta Barba responsabile della Cultura ,Legalità e Giovani della Confederazione e di Salvina Mangione , segretaria confederale.
La CGIL si assume il compito di seguire attentamente le problematiche venute fuori dall’incontro e si impegna a tutelare, come da Statuto, gli interessi collettivi della comunità e nella fattispecie di quei nostri ragazzi che formano, assieme a tutto il corpo docente , personale ATA e Dirigente, la comunità scolastica .
In particolare, si monitorerà la questione trasporti e le classi pollaio che potrebbero essere veicolo pericoloso per i contagi. La Rete degli studi medi e i rappresentanti della C.G.I.L. si sono dati appuntamento ad un prossimo incontro per fare un primo bilancio sui problemi esposti ed eventualmente essere conseguenti ponendo le questioni alle Istituzioni che hanno il dovere di risolverli.