La sanatoria “mare” agita l’Ars

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Dopo l’approvazione in Commissione Ambiente all’Assemblea Regionale della “sanatoria spiagge”, insorte reazioni polemiche tra pro e contro. Il testo atteso in Aula.

Dunque in Commissione Ambiente all’Assemblea Regionale Siciliana è stato approvato il disegno di legge sulla sanatoria delle case costruite sulle spiagge in Sicilia fra il 1976 e il 1983. Il testo, presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza, consente di recuperare tutte le istanze di sanatoria presentate in base alla legge nazionale di condono del 1985 e finora bocciate perché oggetto di un contenzioso interpretativo tra norme varate a livello nazionale e quelle vigenti in Sicilia. Dunque, in sintesi, il testo appena approvato in Commissione in Sicilia ricorre ad una interpretazione autentica di precedenti norme, rivitalizzando il condono del 1985. Hanno votato contro i gruppi di opposizione: Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Sud chiama Nord. Adesso la proposta di legge sarà trasmessa alla Presidenza di Sala d’Ercole per essere inserita all’ordine del giorno dei lavori d’Aula, ultimo scoglio verso l’approvazione definitiva. Nel frattempo si sono scatenate vivaci polemiche, alimentate da diversi interventi incrociati, pro e contro. La capogruppo della Lega Marianna Caronia afferma: “E’ un intervento normativo atteso e utile allo snellimento burocratico necessario per far ripartire l’economia e per dare certezze ai cittadini che si rivolgono alla pubblica amministrazione. Con questo nuovo intervento normativo si recepisce la recente riforma dello Stato dettata con la legge 34 del 2022. Siamo particolarmente soddisfatti come Lega sulla procedura, puntuale e rapida, e va dato merito al presidente della Commissione, Giuseppe Carta, per avere saputo condurre i lavori preparatori in maniera egregia” Partito Democratico, Cinque Stelle e Sud chiama Nord commentano: “E’ l’ennesimo e intollerabile sfregio all’ambiente targato centrodestra, il vergognoso regalo del governo Schifani agli speculatori in vista delle prossime tornate elettorali. Definire vergognoso questo disegno di legge, che stravolge la legge urbanistica siciliana del 2020, è un eufemismo. Siamo di fronte a norme che fanno carta straccia della strategia europea che punta all’azzeramento del consumo di suolo entro il 2050 e che pagheranno a caro prezzo le future generazioni. Parecchie norme, tra l’altro, sono a rischio impugnativa, prima fra tutte quella sulla sanatoria nei 150 metri che è uno specchietto per le allodole in prossimità delle elezioni, una norma ‘acchiappa voti’ con cui si prendono in giro i cittadini. La battaglia ora si sposta in Aula, dove non ci saranno sconti”. Il promotore dell’iniziativa legislativa, Giorgio Assenza, ribadisce: “Si tratta di case da 40 anni in una specie di ‘limbo’: sono accatastate, c’è gente che ci vive e paga l’Imu e altre imposte, eppure sono abusive, poiché non è stato concesso di usufruire del condono edilizio del 1985 a causa di una difformità di interpretazioni fra uffici burocratici e per un susseguirsi contraddittorio della normativa siciliana al riguardo. Bene ha fatto la coalizione di centrodestra a volere l’approvazione di questa norma, mentre le accuse al riguardo da parte delle opposizioni sono pretestuose, prive di fondamento e demagogiche”.

Giuliana Miccichè

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