Sono state depositate le motivazioni per le quali i giudici della Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta hanno emesso sentenza di condanna degli imputati al processo “Borsellino Quater”. Tra il tanto altro, i giudici escludono, in particolare, ogni collegamento con la trattativa, e ritengono invece che la strage di via D’Amelio sia stata una vendetta di Cosa Nostra contro Paolo Borsellino del quale Cosa Nostra decretò la morte già negli anni ’80. I giudici scrivono: “La strage costata la vita al giudice Borsellino fu un tragico delitto di mafia dovuto a una ben precisa strategia del terrore adottata da Cosa Nostra. Ogni tentativo della difesa di attribuire una diversa paternità a tale insana scelta di morte non può trovare accoglimento. Cosa Nostra aveva deciso di uccidere il giudice Paolo Borsellino fin dagli anni ’80. Non sussiste alcuna prova che consente di collegare la trattativa Stato-mafia con la deliberazione della strage di Via D’Amelio”. La tesi, invece, che Borsellino sarebbe stato ucciso perché avrebbe scoperto l’esistenza della trattativa è stata sostenuta dalla Corte d’Assise di Palermo che ha celebrato il processo sul dialogo tra pezzi delle istituzioni e clan.
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