“Non ho mai avuto a che fare con la mafia. Con Cuffaro ho un rapporto antico, sono stato anche suo assessore”.
Il candidato sindaco di Palermo del centrodestra Roberto Lagalla risponde alla polemica sorta e legata alla unione tra politica e mafia. Il tutto dopo le recenti dichiarazioni di Alfredo Morvillo fratello di Francesca, la moglie di Giovanni Falcone, morta con lui nella strage di Capaci, ad un evento pubblico.
“Di questa storia non ne posso più. La stanno montando e strumentalizzando poiché evidentemente c’è pochezza di altri argomenti contro di me. Non intendo rispondere alle provocazioni finché resteranno tali. Posso ben dimostrare nel mio curriculum, nella mia vita e nella storia personale di non avere mai avuto niente a che fare con la mafia”.
Sul rapporto nel passato con Cuffaro, Lagalla dichiara: “Il mio rapporto con Cuffaro è antico, ne sono stato assessore, e abbiamo chiuso un piano di rientro sanitario che nessun altro aveva mai chiuso prima”. Risponde così Lagalla ai giornalisti alla fine della riunione della coalizione. “Non trovo nessun articolo di legge o della Costituzione che mi dica che io debba respingere la lista di Totò Cuffaro, fatta tutta di candidati che ovviamente hanno le carte in regola”, solo perché Cuffaro “ha avuto dei problemi personali e giudiziari e oggi è non un mio interlocutore ma capo di una forza politica che è all’interno di una coalizione che ha trovato in me la sintesi”.