Nonostante dirigenti scolastici di scuole superiori ed elementari agrigentine cercano di rassicurare (come se fossero dei luminari sanitari) l’universo mondo per il fatto che “hanno attuato tutti i protocolli necessari per le normative anticovid” (e cosa hanno fatto di speciale?), il coronavirus avanza il suo percorso in modo inesorabile.
Dopo la pericolosa e strambalata decisione del ministro Azzolina e del Governo centrale di far riaprire le scuole come su nulla fosse, i casi negli istituti scolastici aumentano di giorno in giorno.
Dopo i gravi casi di Agrigento, Liceo Scientifico e scuola Garibaldi, a Lampedusa è scoppiato il finimondo alla scuola Pirandello. Quattro alunni e due maestre sono risultati positivi al Covid 19. Inevitabili le contromisure all’attacco del virus, è già scattato il periodo della quarantena obbligatoria per tutti i colpiti.
Il sindaco dell’Isola Totò Martello ha deciso di chiudere l’istituto scolastico per tutto il periodo della sanificazione e poi si decide sul da farsi.
L’apertura delle scuole, visti i numeri che tra l’altro non sono nemmeno una sorpresa, inizia davvero a creare seri problemi. Mentre il Governo centrale sta riscrivendo nuovi decreti per la lotta al Covid 19, continua nello stesso tempo a forzare con una attività pericolosa che è quella della istruzione scolastica.
Martekllo, dal canto suo, sta anche forzando perchè, come ha dichiarato lui stesso, “ci si affretti a iniziare a fare i tamponi rapidi, soprattutto negli istituti scolastici”.
Riteniamo la decisione di Martello saggia e doverosa, forse anche in controtendenza con la volontà degli stessi dirigenti scolastici i quali, invece, imperterriti, continuano a rassicurare che “adottano tutti i protocolli previsti e necessari per salvaguardare la salute di tutti”.
Incredibile ma vero!