Nella duplice veste di assessore alla sanità del Comune di Agrigento e di medico cardiologo in servizio presso l’U.O.C. di Cardiologia dell’Ospedale “S. Giovanni Di Dio”, sento il dovere di esprimere il mio parere, su quanto recentemente deciso dai vertici dell’ASP 1 circa l’incarico di responsabile del dipartimento cardiovascolare dell’azienda sanitaria.
Leggo con stupore alcuni interventi politici, che sanno più di propaganda elettorale, ma ahimè le elezioni sono finite. Tutto il personale della UOC di Cardiologia, opera per il bene del paziente e, non vorremmo che qualcuno per interessi politici, strumentalizzasse la vicenda. Del resto quando siamo stati sotto organico, per diversi anni, facendo anche turni di reperibilità in tre medici, non mi pare che la politica si sia preoccupata.
Da poco è stato conferito l’incarico di capo dipartimento di emergenza al primario della cardiologia di Enna.
Mi sembra superfluo sottolineare che la cardiologia dell’Ospedale “ S. Giovanni Di Dio “di Agrigento, ha rappresentato fin dalla sua nascita, un punto di riferimento per i pazienti della nostra provincia e, spesso anche di altre province. La professionalità e la competenza degli operatoti sanitari medici e paramedici, è stata da sempre apprezzata dall’utenza e, riconosciuta anche a livello scientifico, non solo su scala regionale ma anche nazionale.
I risultati ottenuti in termine di efficienza e qualità di prestazioni, si sono potuti realizzare grazie allo spirito di sacrificio e di abnegazione dell’equipe in toto e, alla competenza dei Direttori dell’U.O.C. che negli anni si sono succeduti.
Senza nulla togliere al collega di Enna, mi preme sottolineare che il Dr. Caramanno rappresenta per la Cardiologia, un punto di riferimento e di coesione professionale ed organizzativa, in virtù delle sue qualità umane e lavorative.
Ritengo che alcune incomprensioni e fraintendimenti, con il Commissario Dr. Zappia, abbiano determinato una situazione sfavorevole, che auspico al più presto possa essere superata. La non riconferma del Dr. Caramanno, come capo dipartimento cardiovascolare ha creato disagio all’interno del reparto, turbandone l’armonia. Conosco personalmente il Commissario, persona sensibile e altamente professionale, motivo per il quale ritengo che il tutto possa essere risolto positivamente.
Pertanto mi sembra opportuno che si rinnovi l’incarico al Dott. Caramanno il cui contributo professionale è indiscutibile, apprezzato da tutti e da collante per la nostra attività lavorativa quotidiana. Ciò darà certamente prestigio al lavoro di coordinamento delle U.O. di Cardiologia.
Auspico anche che quanto prima, e me ne farò promotore, ci si possa incontrare col Dr Zappia, Commissario dell’ASP 1 e discutere serenamente la migliore soluzione per i nostri pazienti, obiettivo primario del nostro lavoro.
Il dott Caramanno, non si discute.