Abbiamo deciso di riprendere integralmente la conferenza stampa di presentazione del convegno avente per tema “La rivoluzione nella terapia dello stroke ischemico” organizzato dal Direttore dell’unità cardiologica dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento Dottor Giuseppe Caramanno che si terrà nelle giornate di oggi, a partire dalle ore 15,30 e domani 11 maggio a partire dalle ore 9 presso l’Hotel della Valle di Agrigento.
A sentire le parole del Dottor Giuseppe Caramanno, fra i più brillanti emodinamisti in Sicilia, nutriamo qualche remora sulla presunta e tanto auspicata rivoluzione che vuole portare avanti il primario agrigentino in quanto troppi ostacoli, troppe inutili e sterili polemiche e perché no (aggiungiamo noi) qualche pizzico d’invidia, stanno bloccando inopinatamente una iniziativa che non ha eguali in Italia.
Mentre la Sanità Nazionale e Regionale, considerando un paziente soltanto un numero, continua ad operare tagli ad ogni piè sospinto, la sacrosanta rivoluzione del Dottor Caramanno continua a subire gravissimi e pericolosissimi freni inspiegabili.
Nella redazione di quest’articolo siamo tentati a scrivere di più da ipotetici pazienti e non da giornalisti; non è accettabile, quando si tratta di salvare una vita umana, essere considerati potenziali pazienti di serie B sol perché si vive in un’area geografica della Sicilia penalizzata rispetto a chi vive a Messina, a Catania e a Palermo.
Per ogni persona che disgraziatamente viene colpita da un ictus cerebrale ogni minuto che passa è prezioso. Non è tollerabile che il percorso di un ammalato debba fermarsi, dopo i dovuti accertamenti previsti per legge, al quarto piano dell’Ospedale San Giovanni di Dio per poi sperare in un viaggio di speranza e di fortuna che lo possa trasportare in elisoccorso nei centri abilitati per questo tipo di intervento. Basterebbe salire qualche piano in più per trovare un complesso operatorio e emodinamica decisamente all’avanguardia dove nel corso di questi anni sono stati effettuati decine di migliaia di interventi con grande successo.
La nostra speranza è che nostri politici, in particolare quelli agrigentini, sposino tale iniziativa affinchè i pazienti affetti da ictus possano avere la migliore cura possibile. La deputazione regionale (agrigentina) non può e non deve far finta di nulla dinnanzi a quanto sta accadendo attorni a questa incresciosa (tutto diventa increscioso quando si parla di morte) e antipatica vicenda.
Vi lasciamo alle parole del Dottor Giuseppe Caramanno. Ad ogni lettore le opportune e dovute valutazioni.
È vergognoso ciò che leggo e ciò che sento. Forza Caramanno avanti tutta
Facciamo una crociata a favore del Dottore Caramanno
Posso comprendere il dottore Caramanno ma Castaldo non può omettere di dire che dietro tutto questo casino ci sono poteri forti, compresa la politica e molto altro che bloccano il giusto operato del dottore Caramanno ma anche i codardi non sono da meno
Ho il “grave difetto” di scrivere sempre fatti e circostanze di cui ho certezza o sono a conoscenza e spesse volte con carte alla mano. Pur non di meno non escludo assolutamente che tali eventuali e putride “inflitrazioni” possano interferire sul percorso intrapreso dal dott. Caramanno che io ritengo nobile e di “vitale” importanza. Tale eventuale ignobile circostanza non farebbe altro che aumentare la mia già profonda indignazione.
Ribadisco quanto già espresso in questo giornale nel precedente articolo per esprimere il mio convincimento che questo percorso intrapreso dal dott. Peppe Caramanno debba avere il sostegno di tutte le forze politiche e sanitarie, ma particolarmente di tutti noi cittadini che dobbiamo farci sentire con tutti i mezzi, anche social, ma anche presenziando alla conferenza indetta oggi e domani presso l’Hotel della Valle. ORA O MAI PIU’ !!!!!!!!
DOTT. CARAMANNO SEI IL N.1
GRAZIE…….NON FINIRÒ MAI DI DIRLO