Le due Scale dei Turchi

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A Scala dei Turchi due parti: una privata della famiglia Sciabbarrà, e l’altra del Demanio, che sarà gestita dal Parco dei Templi e dal Comune di Realmonte.

A scanso di equivoci, già insorti: a Scala dei Turchi vi è una parte di proprietà del Demanio, quindi un bene inalienabile dello Stato, e un’altra rivendicata dalla famiglia Sciabbarrà. Ebbene l’accordo per la gestione del sito, con biglietto d’ingresso a pagamento, tra il Parco archeologico e paesaggistico di Agrigento e il Comune di Realmonte, si riferisce solo alla parte pubblica, del Demanio, e non alla parte privata. Ciò è stato peraltro sancito dalla sentenza del 2 settembre del 2021 emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, che ha dissequestrato quanto sequestrato dalla Procura di Agrigento il 27 febbraio del 2020, e ha restituito allo Stato la parte del Demanio, e alla famiglia Sciabbarrà la sua parte privata. E il direttore del Parco della Valle dei Templi, Roberto Sciarratta, sottolinea: “La proposta di gestire il sito, attraverso un ingresso contingentato e controllato, che metta fine a un uso improprio della Scala dei Turchi, è stata accolta favorevolmente dal Parco, in sinergia con l’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Scarpinato. Abbiamo subito preso in considerazione l’ipotesi di istituire un biglietto unico con un percorso congiunto di visita guidata da Villa Romana alla Scala dei Turchi. L’idea è quella di offrire ai visitatori di tutto il mondo una parte considerevole delle bellezze di Agrigento attraverso un accordo che rispetti vincoli, limiti e possibilità. Non gestiremo in toto la Scala dei Turchi, ci occuperemo solamente dell’area del Demanio, circa 1.800 metri quadrati, che è stata delimitata con decreto del dipartimento regionale dell’Ambiente confinante con il mare, che è quindi di demanio pubblico e non privato, affidata da luglio scorso, in concessione decennale al Comune, con possibilità di rinnovo. Questo significa rispetto delle norme, delle regole e ovviamente delle proprietà altrui, passando per la tutela, valorizzazione e fruizione dei nostri beni paesaggistici. L’iter dovrà consentire un uso ragionevole del sito, una messa in sicurezza dei luoghi, dei visitatori e dei lavoratori, in assoluta condivisione tra l’Amministrazione comunale, il Parco e la Regione Siciliana, per ottenere l’utilizzo dell’area di grande interesse culturale e paesaggistico”. E il sindaco di Realmonte, Sabrina Lattuca, conferma: “A breve sarà siglato un protocollo d’Intesa tra l’Ente Parco ed il Comune di Realmonte che prevede la pianificazione di un programma per la co-gestione di Villa Romana, dell’Antiquarium e della parte fruibile del comprensorio Scala dei Turchi – Belvedere, realizzando una serie di servizi, rivolti alla collettività ed ai turisti per una fruizione consapevole del sito compreso l’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Angelo Ruoppolo (Teleacras)

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