‘Siamo fortemente preoccupati ed allarmati , come Legacoop Sicilia coordinamento Agrigento, Palermo e Trapani, per il recente rapporto OCSE che mette in evidenza l’aumento vertiginoso delle disuguaglianze nel nostro Paese.
L’OCSE con il rapporto “regions and cities” illustra un quadro desolante soprattutto in termini di divario tra il nord ed il sud del Paese che sarebbe cresciuto con la drammatica conseguenza dell’aumento delle fasce di povertà nel Mezzogiorno del Paese.
Questi dati sono ancora più preoccupanti alla luce della proposta del Governo Nazionale per l’introduzione dell’autonomia differenziata’ ha dichiarato Mimmo Pistone Coordinatore Legacoop Agrigento, Palermo, Trapani.
Non siamo pregiudizialmente contrari all’autonomia differenziata per partito preso ma certamente prima di discutere di affidare alle regioni, in maniera esclusiva, materie come la scuola, la sanità ed i trasporti è necessario affrontare in modo risoluto il tema dei livelli essenziali di prestazioni che vadano nella direzione dell’equità e della corretta distribuzione delle risorse tenendo conto delle condizioni della Sicilia e del Mezzogiorno.
La Sicilia oggi rileva un dato di disoccupazione intorno al 17% contro il 4% rilevato nel Veneto, il dato di per se preoccupante fa emergere quanto sia necessario investire di più e meglio in settori strategici come l’istruzione, le politiche per il lavoro, il welfare e le infrastrutture strategiche necessarie per favorire lo sviluppo e la crescita dell’occupazione.
Per questi motivi siamo convinti, ha proseguito Pistone, in coerenza con quanto affermato, di recente, da Alleanza cooperative che la spesa del Pnrr deve essere orientata in modo prioritario alla riduzione delle disuguaglianze e dei divari territoriali, rispettando “prima e dopo” l’attuazione della clausola del 40% di spesa, e coordinando in maniera complementare l’attuazione della programmazione 2021/2027, al fine di tutelare efficacia degli interventi soprattutto nelle Regioni del Mezzogiorno e meno sviluppate, dove rilevante è il tema delle infrastrutture .
Riteniamo, altresì, che siano necessari nuovi meccanismi che rendano possibile una maggiore concertazione delle Istituzioni con le parti sociali da un lato e più fluidi i bandi in maniera tale da costruire nei territori e soprattutto in Sicilia percorsi di animazione dal basso coinvolgendo- in primo luogo – gli enti locali e le amministrazioni nazionali che gestiscono le risorse.
In questo, le parti sociali e la cooperazione, in primo luogo, possono essere protagoniste di questo percorso di facilitazione e accelerazione.