Generale Figliuolo,
grazie per essere sceso qui in Calabria.
Grazie per averci fatto sentire parte di un tutto, grazie per non essersi dimenticato del sud che scricchiola, che è sgangherato, disorganizzato, disonesto a volte e – per alcuni – irrecuperabile.
Però sarebbe stato meglio un “bene ma non benissimo”, un “potete, possiamo, dobbiamo fare di più”, un “pensavo peggio” ma non un “sono molto contento di quello che la Calabria sta facendo”.
Perché sa, noi siamo quelli che abbiamo avuto tale Carlo Cotticelli a dirigere la fase iniziale della pandemia, siamo quelli che hanno a casa malati gravissimi allettati e viene loro detto di andare a Scicli, in Sicilia, a fare il vaccino, siamo quelli che chiamano il centro prenotazioni e non c’è manco la linea.
Siamo quelli che nei piccoli centri si sono fatte appena che due giornate di vaccinazioni, siamo quelli che non sappiamo dove finiscono le dosi perché chi non lo doveva ricevere, il vaccino, lo ha ricevuto.
No generale Figliuolo, non può essere contento di questa Calabria, noi non lo siamo, non può esserlo lei.
La prossima volta, torni con più calma.
Perché i numeri forse diranno la loro, i grafici e le tabelle anche, ma qui c’è la disperazione, solo che non gliel’hanno messa sotto gli occhi, per la vergogna.
Cosa vi siete detti con il Commissario Longo?
Sì quello che fino a due giorni prima del suo arrivo in Calabria, si lamentava con la stampa, andava in Tv sdegnato per la situazione tragica in cui versa la regione, e circa il fatto che – a dir suo – non ce la si potesse fare, che lui non ce la potesse fare da solo, che non ci fosse uno straccio di organizzazione.
Sì quello che fino a due giorni prima del suo arrivo in Calabria, si lamentava con la stampa, andava in Tv sdegnato per la situazione tragica in cui versa la regione, e circa il fatto che – a dir suo – non ce la si potesse fare, che lui non ce la potesse fare da solo, che non ci fosse uno straccio di organizzazione.
La domanda a lei, generale e a Longo: “Lui ha avuto lei a disposizione, la più alta carica per quanto riguarda l’emergenza per la pandemia, cosa le ha detto, cosa ha chiesto? Ma sopratutto che risposte gli sono state date?”
Perché sennò qua finisce che a lamentarci si è tutti bravi, ma quando c’è da riferire circa la realtà, siamo tutti intenti a fare altro.
Cordialmente
Simona Stammelluti
Vicedirettore Sicilia24h.it