Lui è un ginecologo originario di Racalmuto, si chiama Biagio Gigi Adile. I giudici della seconda sezione del Tribunale di Palermo lo hanno condannato a cinque anni e due mesi accogliendo in parte le tesi dell’accusa.
Il collegio presieduto da Roberto Murgia ha anche riconosciuto una provvisionale immediatamente esecutiva a favore della parte civile, una donna straniera che aveva denunciato l’imputato. Dei due episodi segnalati dalla donna, solo per uno Adile, ex primario della Ginecologia a Villa Sofia, è stato ritenuto colpevole: si tratta di un rapporto orale consumato nello studio privato del medico, documentato dalla vittima con un video ripreso attraverso il cellulare.
Dall’altro episodio contestato Adile è stato invece assolto con la formula un tempo dubitativa. L’imputato si è sempre difeso sostenendo che i rapporti erano consenzienti: attraverso i propri legali, gli avvocati Antonino Agnello e Gioacchino Genchi, farà adesso ricorso in appello. La parte civile era assistita invece dall’avvocato Michele Calantropo.