Da oggi in teatro ci sarà ancor più silenzio; per Nellina Laganà il sipario è calato per sempre. L’attrice siciliana, malata da tempo, è morta la scorsa notte nella sua casa di Catania.
Aveva 72 anni, era nata a Siracusa, da tempo viveva a Catania e aveva dedicato tutta la sua vita al teatro.
il sindaco di Catania, dove viveva da sempre, ha scritto su Facebook: “Nellina Laganà se n’è andata stanotte. Ha lottato per anni contro un brutto tumore, continuando a lavorare sulle scene dei Teatri, con quella passione e quel talento naturale degni della grande tradizione catanese. La ricordo con affetto, con dolcezza, con gratitudine. Per la sua bella carriera teatrale e televisiva. Ma anche per il suo impegno civile, per quella travolgente ironia con cui ha condito la sua vita e ha regalato sorrisi e riflessioni a chi ha avuto la gioia di conoscerla. Catania piange una sua figlia vera”.
Il tam-tam anche su Twitter dove da ore si usa l’hashtag con il suo nome, ricordandola come una donna coraggiosa, di garbo, simpatica e come una grande artista.
Il suo ultimo successo risale a poco tempo fa, recitando in “Giganti della Montagna” di Pirandello, insieme a Gabriele Lavia.
Era una di quelle donne sempre pronta a stupire; si pensi alla piéce “Attrice”, un monologo scritto dalla stessa Laganà, con la regia di Gianni Scuto – suo compagno d’arte e di vita – per ricordare Anna Magnani. Era il 1983, fu uno spettacolo fortunatissimo, con oltre 600 repliche in Italia e all’estero, il primo rappresentato al teatro Massimo Bellini, fino al allora il tempio della lirica catanese.
Nellina nella sua lunga carriera aveva lavorato per lo Stabile Etneo, l’Inda, aveva lavorato con registi come Luca Ronconi, Mario Missiroli, Romano Bernardi, misurandosi con i Luigi Pirandello, Giovanni Verga, Giuseppe Fava, Tomasi di Lampedusa, ma anche con i tragici greci e il teatro sperimentale.
Aveva lavorato anche in tv, facendo un cameo nella serie Commissario Montalbano di Sironi e poi ancora con Tornatore e Proietti. Aveva vinto lo scorso 9 dicembre 2019 il Premio Danzuso. Era nota anche per il suo impegno civile, Nellina Laganà, e fu capace di conquistare tutti con la sua umanità e la sua garbata ironia, oltre che con la carismatica presenza scenica.
Fu lei che lo scorso agosto, insieme ad altri colleghi, diede vita all’iniziativa di andare al porto di Catania con un arancino in mano per accogliere i 177 migranti bloccati da Salvini sulla nave Diciotti.