Innanzi al Tribunale di Caltanissetta, presieduto da Francesco D’Arrigo, è iniziato il processo a carico di due ex generali dei Carabinieri in pensione imputati del reato di depistaggio. Si tratta degli ufficiali Angiolo Pellegrini, 82 anni, storico collaboratore del giudice Giovanni Falcone, e Alberto Tersigni, 63 anni, entrambi per anni in forza alla Dia, la Direzione investigativa antimafia. I due, in particolare, avrebbero ostacolato le indagini della Procura a riscontro delle dichiarazioni del pentito Pietro Riggio, ex agente della Polizia penitenziaria poi arrestato per contiguità ai clan mafiosi. Tali dichiarazioni avrebbero potuto determinare la cattura dell’allora latitante Bernardo Provenzano. Altre dichiarazioni non considerate sarebbero quelle relative a un progetto di attentato all’ex giudice del pool antimafia Leonardo Guarnotta. L’11 febbraio sarà ascoltato in aula Pietro Riggio. Alla sbarra è anche l’ex poliziotto Giovanni Peluso, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo la Procura avrebbe agevolato Cosa Nostra favorendo la latitanza di Provenzano.
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