La Dda di Palermo ha notificato l’avviso di chiusura delle indagini relative all’inchiesta antimafia denominata “Kerkent” che, secondo gli investigatori, avrebbe disarticolato la nuova famiglia mafiosa di Agrigento e scoperto un vasto giro di tracco di droga.
Le indagini, svolte dalla Dia, avrebbe rivelato la centralità nell’inchiesta di Antonio Massimino, 52 anni, considerato il boss della famiglia mafiosa agrigentina, e quella del suo braccio destro Liborio Militello, 51 anni.
Ecco le persone raggiunte dalla misura cautelare all’epoca del blitz avvenuto circa 7 mesi fa: James Burgio, 25 anni di Porto Empedocle, inteso “Jenny”; Salvatore Capraro, di Villaseta (Agrigento) 19 anni; inteso “Ascella”; Angelo Cardella, 43 anni di Porto Empedocle; Marco Davide Clemente, 25 anni di Palermo inteso “Persicheddra”; Fabio Contino, 20 anni di Agrigento; Sergio Cusumano,56 anni di Agrigento; Alessio Di Nolfo, 33 anni di Agrigento; Francesco Di Stefano, 43 anni di Porto Empedocle, detto “Francois”; Daniele Giallanza, 47 anni di Palermo inteso “Franco”;
Eugenio Gibilaro, 45 anni di Agrigento; Angelo Iacono Quarantino, 24 anni di Porto Empedocle; Pietro La Cara, 42 anni di Palermo, inteso “Pilota’ o “Corriere”; Domenico La Vardera, 38 anni, inteso “Mimmo”; Francesco Luparello, 45 anni di Realmonte; Domenico Mandaradoni, 31 anni di Tropea e residente a Francica; Antonio Massimino, 51 anni diAgrigento; Gerlando Massimino, 31 anni di Agrigento; Saverio Matranga, 41 anni di Palermo; Antonio Messina, 61 anni di Agrigento inteso “Zio Peppe”; Giuseppe Messina, 38 anni di Agrigento; Messina Valentino, 56 anni di Porto Empedocle; Liborio Militello, 58 anni di Agrigento; Gregorio Niglia, nato Tropea e residente a Briatico, 36 anni; Andrea Puntorno, 42 anni di Agrigento; Calogero Rizzo, 49 anni di Raffadali; Francesco Romano, 33 anni nato a Vibo Valentia e residente a Briatico; Vincenzo Sanzo, 37 anni di Agrigento, inteso “Vicè ovu’; Attilio Sciabica, 31 anni di Agrigento; Luca Siracusa, 43 anni di Agrigento; Giuseppe Tornabene, 36 anni di Agrigento inteso “Peppi lapa’; Calogero Trupia, 34 anni di Agrigento inteso “Cuccu” e Francesco Vetrano, 34 anni di Agrigento, inteso “nivuru.
I carabinieri arrestarono anche i due presunti fiancheggiatori (posti ai domiciliari) del boss di Agrigento Antonio Massimino. Si tratta di Gabriele Miccichè, 28 enne di Agrigento, ritenuto braccio operativo del boss Massimino e Salvatore Ganci, 45 enne del luogo, commerciante di autovetture.
Ora tutti gli indagati avranno venti giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o presentare memorie utili ad evitare il rinvio a giudizio.