Beni per 1 milione e 300 mila euro sono stati confiscati dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia, a due imprenditori, padre e figlio, operanti nel settore edilizio nell’area di Mazara del Vallo, nel Trapanese. Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Appello di Palermo su proposta avanzata dal direttore della Dia nel 2016. I due imprenditori – si legge nelle contestazioni penali – sarebbero contigui alle consorterie mafiose trapanesi e si sarebbero resi responsabili di una serie di delitti in materia di intestazione fittizia di beni immobili e aziende, e di usura. Sarebbero funzionali agli interessi di Cosa nostra, vivendo abitualmente grazie a proventi di attività delittuose”. Il provvedimento di confisca comprende 37 beni immobili, 2 compendi aziendali, 7 autoveicoli e 3 rapporti finanziari.
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